ISRAELE – Arriva ambasciatore Ferrari, Barbanti prende congedo

«Orgoglioso di servire lo stato italiano in Israele. La promozione degli interessi della nostra nazione, la tutela dei connazionali e lo sviluppo ulteriore dei rapporti bilaterali saranno al centro della mia azione». È la prima dichiarazione di Luca Ferrari da ambasciatore d’Italia in Israele. Ieri il diplomatico ha presentato le copie delle lettere credenziali al capo del protocollo del ministero degli Esteri israeliano Gil Haskel.
Già ambasciatore in alcune capitali importanti – tra cui Washington, Madrid, Riad e Pechino – fino al marzo scorso Ferrari era a capo della struttura diplomatica che assiste la presidenza del Consiglio nei lavori per il G7. Ora prende il testimone dal collega Sergio Barbanti, che il 4 giugno ha concluso il suo mandato.

Barbanti lascia
Prima di salutare, Barbanti ha partecipato a un’iniziativa organizzata a Tel Aviv dall’ambasciata in occasione della festa della Repubblica italiana con il Forum delle famiglie degli ostaggi. «Un segnale di vicinanza per esprimere speranza affinché gli ostaggi siano immediatamente liberati e si avvii un percorso di pace», ha dichiarato l’ambasciatore uscente. Per l’occasione è anche arrivato il messaggio di gratitudine all’Italia del presidente d’Israele Isaac Herzog. «Sono particolarmente grato all’Italia per essersi opposta, anche nelle ultime settimane, ai terribili passi intrapresi contro di noi nei forum legali internazionali e in questi momenti precari in cui le istituzioni create per proteggere la giustizia sono cinicamente manipolate al servizio dell’odio», così Herzog. «Siete al nostro fianco nella lotta per sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi, proteggendo la sicurezza e l’integrità di tutta l’Europa. Ringrazio il mio caro amico il presidente Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani».