ISRAELE – L’ora di Gantz

La maggioranza che sostiene il goverrno di Benjamin Netanyahu potrebbe tormare al suo assetto precedente al 7 ottobre nelle prossime ore. Perché Benny Gantz – ex capo di stato maggiore, leader centrista e da otto mesi ministro senza portafoglio del gabinetto di guerra – ha minacciato il ritorno suo e dei suoi (ossia dell’ex generale Gadi Eizenkot e del deputato Matan Kahana) sui banchi dell’opposizione. Gantz formalizzerà la sua decisione sabato sera. Preannunciate settimane fa, le sue possibili dimissioni vanno considerate come un mezzo di pressione sul primo ministro affinché elabori una strategia per governare la Striscia di Gaza nel dopo Hamas. Unità Nazionale, il partito di Gantz, vuole contare di più. L’annuncio del ministro coincide con la diffusione di un sondaggio per Maariv secondo cui Unità Nazionale sarebbe il primo partito con 27 seggi mentre il Likud di Netanyahu scivolerebbe a quota 20. Secondo la stessa rilevazione, Gantz sarebbe oggi preferito come possibile premier dal 42% degli elettori contro il 34% a favore di Bibi.