ISRAELE – La scomparsa di Matilde Cohen Sarano, custode del ladino
Conosciuto anche come judezmo o giudesmo, il ladino è l’antica lingua degli ebrei sefarditi, sopravvissuta all’espulsione forzata dalle penisola iberica di fine Quattrocento e alla successiva dispersione nell’area del Mediterraneo. Secondo stime recenti, lo parlerebbero oggi tra le 60mila e le 200mila persone in tutto il mondo. Un patrimonio non solo linguistico appassionatamente difeso e promosso dalla scrittrice italo-israeliana Matilde Cohen Sarano.
Scomparsa negli scorsi giorni all’età di 84 anni, Cohen Sarano era nata nel 1939 a Milano in una famiglia ebraica di origine turca. Emigrata nel 1960 in Israele, aveva completato all’Università ebraica di Gerusalemme gli studi avviati all’Università Bocconi, dedicandosi all’approfondimento della letteratura, del retaggio e del folklore giudeo-spagnolo. Temi cui avrebbe poi dedicato la sua vita, costruendo ponti tra le generazioni. «Riteneva questo impegno una missione, si considerava una sopravvissuta perché lei e la sua famiglia erano sfuggite alla Shoah», scrive nel renderle omaggio il portale di informazione eSefarad-Noticias del Mundo Sefaradí, sottolineando la sua attività di insegnamento del ladino all’Università Ben Gurion, ma anche i programmi in ladino da lei curati per la radio israeliana. Cohen Sarano è stata autrice di numerosi libri, tra cui un dizionario ebraico-ladino.
Sia il suo ricordo di benedizione.