REGNO UNITO – Sunak: Il BDS fuori dagli enti pubblici

Il manifesto elettorale 2024 dei conservatori britannici – un documento di ben 77 pagine presentato dal premier Rishi Sunak negli scorsi giorni – include l’impegno a riprendere la proposta di legge che vieta agli enti pubblici di imporre campagne di boicottaggio o disinvestimento contro Israele. Afferma inoltre che i conservatori «sostengono fermamente il diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza» e che, se eletti nuovamente al governo, «spingeranno per una soluzione a due Stati in Medio Oriente», aggiungendo che da tempo la posizione del partito è che lo Stato palestinese verrà riconosciuto nel momento più favorevole al processo di pace. L’articolo di Lee Harpin, uscito su JewishNews l’11 giugno, riporta anche come i conservatori, se usciranno vincitori dalle elezioni anticipate, rafforzeranno i poteri della polizia per impedire proteste o marce che comportino il rischio di gravi disordini. I Tories si erano già impegnati ad approvare una legge che vietasse ai consigli locali di impegnarsi nel boicottaggio di Israele dopo le elezioni del 2019, ma il disegno di legge si era arenato nelle fasi di commissione, non riuscendo così a passare prima della convocazione delle elezioni, per il 4 luglio. Per i suoi critici, la legge «violava le libertà civili e avrebbe potuto portare a un peggioramento dell’antisemitismo».