MUSEI – Spagnoletto (Meis): Ad Amsterdam incontro dei musei ebraici post 7 ottobre

Il 18 giugno si è conclusa ad Amsterdam la conferenza annuale dell’associazione dei musei ebraici europei (AEJM). La scelta della città non è stata casuale: qua, nel marzo scorso, alla presenza dei regnanti olandesi, del presidente israeliano Isaac Herzog e di altre importanti autorità europee, è stato inaugurato il Museo nazionale dell’Olocausto. In ben due momenti del convegno, la curatrice Annimiek Gringold ha presentato ai partecipanti il progetto museografico, spiegando come siano stati selezionati i contenuti e determinati gli obiettivi educativi della nuova realtà espositiva sorta proprio di fronte allo storico teatro ebraico, trasformato dai nazisti in luogo di raccolta di migliaia di ebrei poi deportati dalla capitale. Va ricordato che oltre 105 mila ebrei dei Paesi Bassi hanno trovato la morte nella Shoah, una percentuale che raggiunse l’80 per cento della comunità ebraica olandese.
Dall’Italia erano presenti i rappresentanti del Museo ebraico di Roma e del Meis di Ferrara.
Panel e sessioni più laboratoriali hanno visto un serrato confronto fra chi ricopre ruoli specifici come i direttori, i curatori, i responsabili dei programmi educativi. Gli scenari di grande incertezza successivi alla catastrofe del 7 ottobre hanno investito in modo cruento i musei ebraici, impreparati per certi versi a confrontarsi con un mondo meno empatico rispetto al messaggio e ai contenuti che propongono e non sempre attrezzati di fronte alla consistente crescita dell’antisemitismo. Nota positiva: l’ingresso nel board dell’associazione di Sharon Reichel, curatrice del Meis, alla quale a nome di tutti i musei ebraici rivolgiamo gli auguri di buon lavoro.

Amedeo Spagnoletto, direttore del Meis

(Il re d’Olanda inaugura il Museo nazionale dell’Olocausto – Foto: National Holocaust Museum)