FIRENZE – Avida torna i sella per ricordare i suoi cari

In sella a una bici, Avida Bachar si emoziona. L’ha promesso a se stesso e alla memoria dei suoi cari colpiti nell’attacco al kibbutz Be’eri il 7 ottobre 2023: la moglie e il figlio subito assassinati dai terroristi, lui stesso ferito gravemente – ha poi subito l’amputazione di una gamba. «Tornerò in bicicletta e poi a sciare».
È tornato intanto il momento di salire in sella, come sempre ha fatto quasi ogni giorno prima del 7 ottobre. Con l’aiuto di una protesi Bachar è pronto pedalare, in una piazza fiorentina nelle vicinanze della sinagoga. Al suo fianco c’è un altro sopravvissuto al massacro compiuto da Hamas al kibbutz, Sharon Shabo.
Invitati al Tour de France dalla Israel Premier Tech e supportati in ogni spostamento dai volontari della Comunità ebraica, Bachar e Shabo ne approfittano per conoscere la città, i suoi tesori e splendori. Ma hanno un sussulto davanti a una delle tante scritte anti-Israele “affrescate” sui muri del centro. È allora che Shabo estrae da una borsa le foto di alcuni amici e familiari ancora ostaggio dei terroristi a Gaza e le ripone sotto quella scritta. «Solo quando tutti torneranno», chiosa Bachar, «inizierà la nostra vera riabilitazione».