TOUR DE FRANCE – Solo applausi a Firenze per la squadra israeliana

Non un fischio, non uno striscione “anti”. Solo applausi per la Israel Premier Tech da parte dei numerosi appassionati di ciclismo presente al piazzale Michelangelo a Firenze per la presentazione delle squadre in gara all’ormai imminente Tour de France in partenza quest’anno dal capoluogo della Toscana. Qualche sparuta bandiera palestinese sul percorso della passerella, da piazza della Signoria alla volta della terrazza panoramica forse più celebre al mondo. Ma poco altro di ostile da segnalare, fagocitato dall’entusiasmo collettivo per la Grand Boucle. Uno show di cui la squadra israeliana è parte per il quinto anno di fila. L’obiettivo della dirigenza è una vittoria di tappa. «Si tratta di un’occasione straordinaria per mostrare un volto diverso di Israele da quello trasmesso abitualmente sui media. La squadra è multinazionale, ma con una grande scritta “Israel” sulla maglia. Ci sentiamo come degli ambasciatori», racconta il patron del team Sylvan Adams.
Oggi la squadra si allena per l’ultima volta prima della partenza. Per qualche chilometro, davanti agli atleti professionisti, hanno pedalato due sopravvissuti al massacro del kibbutz Be’eri del 7 ottobre, Avida Bachar e Sharon Shabo, il primo con il sostegno di una protesi in sostituzione della gamba amputata dopo l’attacco terroristico. Ieri Bachar e Shabo sono saliti sul palco del Balagan Café, il festival culturale organizzato dalla Comunità ebraica nel giardino della sinagoga. Bachar ha raccontato quelle ore terribili e come ha visto morire la moglie e un figlio, assassinati dai terroristi.
«Sto cercando di avere, il più possibile, una vita felice. È quello che avrebbero voluto».

a.s.

(Foto: Noa Arnon)