GERMANIA – Presidente Steinmeier inaugura sinagoga a Potsdam: la prima dal Dopoguerra
Un edificio imponente di quattro piani, a soli cento metri dal parlamento regionale del Brandeburgo. Sette ampie finestre ad arco e una grande stella di Davide ne decorano la facciata in mattoni color sabbia. È la nuova sinagoga di Potsdam, inaugurata in queste ore dal presidente della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier. «La vita ebraica è parte di noi. Solo quando gli ebrei si sentiranno completamente a casa in Germania, solo allora questo Paese sarà completamente in pace con se stesso», ha dichiarato Steinmeier. E l’inaugurazione della sinagoga a Potsdam, dove convivono cinque comunità ebraiche di diverse denominazioni, è parte dell’impegno di «far sentire a casa gli ebrei». Anche perché, come ha detto il sindaco della città Mike Schubert (SPD), «senza ebrei che possano praticare la loro fede apertamente e liberamente, Potsdam non sarebbe Potsdam».
Per il presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, Josef Schuster, il nuovo edificio restituisce un cuore ebraico alla città a pochi passi da Berlino. Fino ad oggi nessuna delle diverse comunità locali aveva un proprio luogo ufficiale in cui pregare e riunirsi. Tutte avevano trovato soluzioni temporanee in una Potsdam – un tempo residenza estiva dei sovrani prussiani –, priva dal 1945 di una sinagoga vera e propria. L’ultimo tempio ebraico, che sorgeva nella centrale Platz der Einheit (piazza dell’Unità), fu incendiato nel 1938 durante la Notte dei cristalli. Gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati, fu completamente smantellato dalla DDR. Quasi 80 anni dopo, a poca distanza da quell’edificio, trova ora posto la nuova sinagoga.
«Un simbolo, soprattutto in tempi di crisi come questo, di come la vita ebraica sia una parte essenziale della nostra società», ha sottolineato Abraham Lehrer, presidente del Comitato centrale per il benessere degli ebrei in Germania (ZWST). A questa associazione ebraica lo stato del Brandeburgo, finanziatore dei lavori, ha affidato per i primi tre anni la gestione della nuova sinagoga.
L’auspicio è che «diventi una casa per tutti gli ebrei» di Potsdam, ha dichiarato Lehrer al giornale ebraico Jüdische Allegemeine. «È un edificio davvero bello, dove si può pregare insieme e dove le differenze che separano le diverse comunità passano in secondo piano». Quattro delle denominazioni presenti in città hanno deciso di convivere negli stessi spazi, mentre una ha scelto di rimanere fuori dal progetto. Oltre alle funzioni religioso, l’obiettivo è di rendere il luogo un polo culturale aperto a tutti, ha concluso Lehrer.
(Foto del Portavoce del presidente della Repubblica federale tedesca)