ISRAELE – Hezbollah attacca, nord in fiamme

Non è stata l’ennesima giornata della guerra d’attrito aperta da Hezbollah lo scorso 8 ottobre ma del più massiccio attacco da parte della milizia libanese negli ultimi nove mesi: mercoledì sul nord di Israele sono piovuti almeno 200 missili, alcuni esplosi anche in direzione di Nahariya e Acco a ovest, sulla Galilea e sul Golan più a est. Contro il nord di Israele, Hezbollah ha anche lanciato 20 droni che hanno causato una serie di incendi. Non si contano tuttavia vittime da parte israeliana, un segnale che lo scudo antimissile, l’Iron Dome, ha funzionato bene. L’attacco fa seguito all’eliminazione da parte delle Israel Defense Forces del comandante dell’unità Aziz di Hezbollah, Mohammed Nasser, nel sud del paese dei Cedri. Nel pomeriggio fonti libanesi riferivano di voli di caccia israeliani sopra Beirut e di attacchi dell’aviazione contro l’infrastruttura di Hezbollah a Houla e a Ramyeh.
Nella notte fra martedì e mercoledì le Idf hanno demolito a Za’atara, vicino Betlemme, le case di Muhammad Zawahra e Kathem Zawahra, due dei tre terroristi palestinesi responsabili dell’attacco nei pressi di un posto di blocco di Gerusalemme lo scorso febbraio. Nell’azione terroristica perse la vita un israeliano e altri 11 rimasero feriti.