FRANCIA – Il presidente del Crif: «alleanza larga» contro Mélenchon

Ha aspettato qualche ora Yonathan Arfi, il presidente del Consiglio rappresentativo degli ebrei di Francia (Crif), per commentare l’esito delle elezioni. Attorno a mezzogiorno il leader del Crif ha detto la sua in una breve nota, con due punti esclamativi dedicati entrambi a Jean-Luc Mélenchon.
Primo concetto: «Nessuno spazio di governo per la France Insoumise!». Arfi ha poi elaborato meglio il suo pensiero: «Il Rassemblement National ha riconosciuto la propria sconfitta. È urgente che Mélenchon comprenda che, Fronte Popolare o meno, neanche lui dispone di una maggioranza!». A detta di Arfi al ballottaggio «ha vinto solo un campo: quello dei francesi che non volevano né Rassemblement National né France Insoumise» al potere, al pari di quanto auspicato dal Crif nelle sue prese di posizione pre-voto. Oggi, rileva Arfi, nell’Assemblea nazionale è maggioritario il numero di deputati di altre forze. Ed è questa, chiosa, «l’unica realtà politica» di cui prendere atto. Nella stessa direzione è rivolta speranza di Arfi «che i deputati repubblicani di sinistra, destra e centro, in coscienza e responsabilità, imparino a discutere e lavorare insieme». Arfi parla in particolare di «momento della verità» per la sinistra non allineata a Mélenchon, sostenendo che nessuna coalizione è possibile «con chi conduce da mesi una campagna antisemita» come il controverso politico 72enne, festeggiato in Place de Stalingrad da numerose bandiere palestinesi. Sulla stessa lunghezza d’onda si pone l’Unione degli studenti ebrei di Francia (Uejf) nell’analizzare i fatti di queste ore. «I populisti rivendicano la vittoria ma l’unica conclusione del voto è che i francesi hanno bloccato il Rassemblement National», sottolinea in una nota il gruppo giovanile ebraico, che nelle scorse settimane ha girato il paese con un furgoncino, denunciando come un pericolo dello stesso tenore i due estremismi di segno opposto. «Non si può né si deve formare alcuna coalizione con chi da mesi continua a propagandare l’antisemitismo», chiede l’Uejf alla gauche non “melenchoniana”, ravvisando che «se la sinistra repubblicana persistesse ad associarsi alla France Insoumise tradirebbe i suoi impegni e il voto dei francesi».

a.s.