DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 10 luglio 2024
L’aumento dell’antisemitismo in Italia è «esponenziale», denuncia il ricercatore del Cdec Stefano Gatti in una intervista con La Stampa. «Più 400% di casi nell’anno 2024. Qualcosa che non si vedeva dalla fine della Seconda guerra mondiale». Di norma l’antisemitismo italiano «è quello legato alla destra radicale», sottolinea Gatti. Ma dopo il 7 ottobre «predomina l’antisemitismo legato a Israele». Tra tante domande poste dal giornalista della Stampa, una appare tendenziosa: «Lei non crede che possa esserci un rapporto diretto fra l’aumento dei casi di antisemitismo nelle università e la reazione “sproporzionata”, secondo molti studenti e non solo secondo molti studenti, dell’esercito israeliano a Gaza?».
Il Foglio si sofferma su alcuni casi di antisemitismo relativi a Firenze. In particolare sugli interventi del social media strategist delle Biblioteche comunali Giuseppe Flavio Pagano, denunciati dalla locale associazione Italia-Israele. «Curioso che gli stessi assassini del Cristo duemila anni dopo si vogliano intestare la paternità etnica di Gesù», ha scritto di recente Pagano. Aggiungendo poi: «Tutto fa brodo nella cultura millenarista dei fasci sionisti».
«Il problema dell’antisemitismo non riguarda certo il nostro partito», dice la segretaria del Pd Elly Schlein al Corriere della Sera. «Chiariamo una cosa», prosegue Schlein, «l’antisemitismo è una forma di odio e di discriminazione che abbiamo sempre contrastato e continueremo a contrastare» e «criticare il governo di estrema destra di Netanyahu e dire che anche i palestinesi hanno diritto a uno Stato dove vivere in pace e in sicurezza come gli israeliani non è antisemitismo». Sul tema Libero accusa la Schlein di lassismo: «Elly fa finta di non vedere i pezzi sugli antisemiti dem».
Nel nuovo Europarlamento ci sarà anche “Europa delle Nazioni Sovrane”, gruppo di estrema destra guidato dai tedeschi di Alternative für Deutschland (AfD). Alla formazione dovrebbe aderire tra gli altri Grzegorz Braun, il deputato polacco «che l’anno scorso si lanciò con un estintore contro le candele di Hanukkah, accese nel Parlamento di Varsavia» (Repubblica).
“Instant Gaza”, titola il Foglio, soffermandosi sui numerosi instant book usciti in questi mesi. Libri spesso «tra il (poco) serio e il penoso». In un altro articolo l’attenzione è puntata sul futuro degli ebrei di Francia. «Partire o restare», si legge, «dipende da cosa farà il tartufo Mélenchon».
In una lettera al Corriere della Sera su degrado e abusivismo a Roma, il presidente degli urtisti Fabio Gigli scrive che le bancarelle dell’associazione operano «all’interno di regole concordate con il Comune». Lo stesso, incalza Gigli, non si può dire per gli abusivi «che con la loro merce invadono l’intero centro». Gli urtisti, i venditori di ricordi, sono uno degli storici mestieri della capitale. Storico è anche il legame con la Comunità ebraica.
«Il nostro pane ebraico ha conquistato la città», raccontano a Libero le titolari di Ambrogia, una panetteria kosher milanese