ISRAELE- Kibbutz Ortal piange coppia uccisa da Hezbollah

Noa e Nir Baranes stavano rientrando a casa, nel kibbutz Ortal, dai loro tre figli, quando è iniziato l’attacco di Hezbollah. Una quarantina di missili sparati dai terroristi libanesi sulla zona settentrionale del Golan, nel nord d’Israele. Uno dei razzi ha centrato l’auto di Noa e Nir, uccidendo la coppia. «È una mattina difficile e triste per noi», ha commentato in una nota il Consiglio regionale dl Golan. «Due nostri amici, genitori di tre bambini di 13, 16 e 18 anni, sono stati uccisi. L’intera comunità è scioccata, addolorata e in lutto. Ci stringiamo ai famigliari e agli amici del kibbutz Ortal nel loro dolore. Continueremo a essere una comunità unita e solidale come lo siamo stati finora. Sperando in giorni migliori».
«Non possiamo crederci. Solo mezz’ora prima dell’attacco Noa mi aveva mandato una foto di una bici che voleva regalare a mia figlia», ha raccontato la sorella, Hagar Adar, all’emittente N13. La famiglia è in stato di shock. Il pensiero è ora concentrato sul proteggere i tre figli di Noa e Nir. «Si erano conosciuti a 20 anni. Noa lavorava in un laboratorio di cioccolato e Nir gestiva una delle cooperative del kibbutz. Erano persone piene di gioia di vivere, sempre sorridenti, a cui piaceva stare in compagnia e aprire la propria casa agli ospiti», ha ricordato Adar.
Con i coniugi Baranes, il bilancio delle persone uccise da Hezbollah dal 7 ottobre è salito a dodici. «Oggi è stata superata l’ennesima linea rossa, ma nessuno dei nostri leader se ne preoccupa», denuncia l’associazione “Fighting for the North”, che riunisce alcune delle migliaia di famiglia sfollate a causa degli attacchi dei terroristi libanesi. La richiesta al governo e ai vertici militari è di avviare un’operazione militare su larga scala oltre confine. «Solo così sarà ripristinata la deterrenza», sostiene l’associazione dei residenti del nord.
Per il momento il governo di Benjamin Netanyahu e le autorità militari preferiscono agire con azioni mirate contro Hezbollah, eliminando miliziani e comandanti nell’area. Nell’ultimo raid in Siria, è stato ucciso Yasser Qarnabash, ex guardia del corpo di Hassan Nasrallah, leader del gruppo terroristico sciita. Una eliminazione a cui è seguito l’attacco con i razzi contro il Golan.
Secondo il Financial Times, prima di concentrarsi sul nord, Israele vuole terminare il grosso delle operazioni a Gaza. Qui sono impegnate tre divisioni, tra cui importanti unità di fanteria da combattimento. «Forze necessarie in qualsiasi operazione contro Hezbollah», spiega il quotidiano britannico. Per alcuni analisti israeliani agosto e settembre saranno i mesi caldi in cui potrebbe scoppiare il temuto conflitto aperto con i terroristi libanesi.