FRANCIA – Actualité Juive: il nuovo fronte è contro Mélenchon
«Faire front contre Mélenchon». È sia un titolo che un appello la prima pagina del settimanale ebraico francese Actualité Juive (AJ) in vendita in questi giorni. La pubblicazione, distribuita anche in molte edicole del paese, ha i fari puntati sulle recenti elezioni per l’Assemblea nazionale e sulle manovre in corso per la formazione di un nuovo governo a Parigi. Un esecutivo che ci si augura, sulla falsariga di quanto sostenuto più volte da leader ebraici, rabbini, organizzazioni contro l’antisemitismo, non preveda il coinvolgimento del populista Mélenchon, leader della France Insoumise e federatore del Nuovo Fronte Popolare primo nei consensi domenica scorsa. Adesso è il tempo di un nuovo «fronte», esorta Actualité Juive. E il presidio dovrà essere avviato proprio contro Mélenchon, tra i politici più ostili a Israele in tutta la scena politica europea.
È un tema che ricorre più volte all’interno del settimanale. «Isoler Mélenchon», chiede in un editoriale il direttore della testata Alexis Lacroix. Per il giornalista, «isolare questa sacca tossica la cui oscenità incendiaria alimenta il peggio» è una priorità. Sarà però soltanto l’inizio della battaglia ed è sbagliato farsi troppe illusioni sul futuro, aggiunge realista il direttore di AJ: «L’ideologia della France Insoumise non scomparirà come neve al sole, perché corrisponde a una lega tossica di wokismo, indigenismo e risentimento verso la Francia». Due articoli mettono poi a confronto le «sinistre inconciliabili» che hanno animato l’esperienza del Nuovo Fronte Popolare. Da una parte «il fronte anti-ebraico e anti-Israele» che ha in Mélenchon il proprio punto di riferimento. Dall’altro il moderatismo incarnato tra gli altri dal leader socialista, l’ebreo Raphaël Glucksmann, indicato da vari addetti ai lavori come possibile successore di Gabriel Attal nell’incarico di primo ministro. In una intervista la neodeputata macroniana Caroline Yadan, eletta nella circoscrizione estera che comprendeva Italia e Israele, dove il suo sfidante era il gollista Meyer Habib, assicura che «jamais», cioè mai, accetterà un’alleanza con la France Insoumise. Yadan rivendica di averlo già da tempo indicato come «il primo partito antisemita di Francia».