LIBRI – Thomas Mann è il mago e torna in libreria

Vincitore nel 2003 del Premio Gregor Von Rezzori Il mago, di Colm Toíbín, viene ripubblicato da Einaudi, sempre nella traduzione di Giovanna Granato nella collana Supercoralli. L’opera descritta come «Un romanzo su Thomas Mann che si legge come un romanzo di Thomas Mann», uscita per i tipi di Penguin Books nel 2021 col titolo The magician, è un romanzo pseudobiografico di Colm Tóibín dedicato sì alla figura di Thomas Mann, ma è anche un testo – scrive Francesco Demichelis su doppiozero – che solleva questioni relative alla traduzione tra universi semantici diversi, ossia tra vita reale, biografia e romanzo. Narra del giovane Thomas Mann, cresciuto tra le comodità borghesi della Lubecca di inizio Novecento, che si avvia a intraprendere la carriera letteraria. La famiglia lo vorrebbe impiegato in una compagnia di assicurazioni ma solo il matrimonio con Katia Pringsheim, che gli porta in dono la paternità di sei figli, sembra poter disciplinare le sue energie creative. Familiari e conoscenti vengono ritratti per ciò che sono e per ciò che suscitano nell’animo del Mago – così i figli si divertono a chiamare il padre – e spesso si ritrovano personaggi dei suoi romanzi. Ma gli anni della fama del Premio Nobel per la Letteratura, ricevuto nel 1929, coincidono con l’ascesa di Hitler al potere e con l’inizio dell’esilio che porterà la famiglia Mann negli Stati Uniti. Una vita che si intreccia con i grandi avvenimenti del Novecento, che amplificano la biografia personale: il protagonista si interroga sulle proprie idee e le proprie emozioni e quando torna in patria si confronta con un paese sfigurato dall’orrore della guerra.

Scrive Demichelis: «Apparentemente, la posta in gioco nel libro di Tóibín è quella della demitizzazione di un peso massimo della letteratura di ogni tempo – quel che si suol dire un classico – attraverso una felice re-invenzione del nudo dato biografico in grado di partorire una figura letteraria a tutto tondo e assai convincente dal punto di vista del canone psicologico-realista». Il romanzo di Tóibín è più un caso di invenzione letteraria, pure basata su interpretazioni, letture e riletture di diari e memoriali, riguardanti la vita di Thomas Mann e della sua famiglia; e del resto Jurij Lotman parlava del diritto alla biografia, ossia a una rappresentazione del dato biografico che sia in grado, assecondando le mode e le esigenze del pubblico, di produrre contenuti significativi per una data epoca di riferimento. E Golo Mann (terzogenito di Thomas e Katja) nel 1974, riferendosi alla famosa tecnica di interpolazione della vita reale nell’opera letteraria del padre dichiarava: «Nella casa di uno scrittore come era quella di mio padre, il concetto di realtà è, per così dire, molto fluido, l’elemento artistico e quello reale o il cosiddetto reale si mescolano sempre in maniera quanto mai singolare».