7 OTTOBRE – L’ambulanza donata dagli ebrei veronesi entra in servizio

Pochi giorni dopo il massacro nei kibbutz e al Nova festival la Comunità ebraica di Verona aveva deciso di esprimere la propria solidarietà a Israele attraverso una raccolta fondi finalizzata alla donazione di un’ambulanza al Magen David Adom (MDA), il servizio nazionale di primo soccorso. La risposta tra gli iscritti è stata subito positiva e così il progetto è andato a segno.
Il veicolo è operativo da qualche ora, ufficialmente inaugurato con una cerimonia svoltasi al Marcus National Blood Service Center di Ramle. Tra gli intervenuti Ilan Klein e Gianemilio Stern, presidenti rispettivamente della sezione europea e di quella italiana degli Amici del Maghen David Adom. Proprio Stern ha letto un messaggio inviato dalla presidente della Comunità ebraica veronese Anna Trenti Kaufman, che ha espresso il proprio apprezzamento per il ruolo svolto dal MDA «anche attraverso la forte componente eterogenea di volontari, non solo ebrei, ma musulmani, drusi arabi, beduini e cristiani». Ciò, secondo Kaufman, rappresenta «uno splendido specchio della società multiculturale israeliana e di come il volontariato vada oltre le differenze e i pregiudizi, senza distinzione di quartiere o zona nella quale la persona è bisognosa di cure mediche».
In uno dei momenti «più duri e difficili per Israele e per la sua esistenza e indirettamente, anche per tutto il mondo ebraico», il pensiero di Kaufman e degli ebrei veronesi è andato «agli ostaggi, a coloro che non ce l’hanno fatta, ai molti volontari di Magen David Adom uccisi dai terroristi mentre svolgevano il loro lavoro, ai giovani che ogni giorno rischiano la vita in guerra, a ciò che è, e a ciò che potrà essere il domani, consapevoli che ognuno nel proprio piccolo deve e può contribuire a migliorare le cose». L’ambulanza donata al MDA, in questo senso, vuole essere «un aiuto».