OLIMPIADI – Cio respinge istanza palestinese contro Israele

Come era facile prevedere, la richiesta presentata in extremis dal Comitato olimpico palestinese per l’esclusione di Israele dalle Olimpiadi di Parigi è stata respinta al mittente. Non è interesse del Comitato Olimpico Internazionale «entrare nel business politico», ha spiegato in una conferenza stampa il presidente del Cio Thomas Bach (nella foto), che sulla questione è sempre stato molto chiaro, fermando sul nascere ogni tentativo di boicottaggio proveniente da Ramallah o da altre federazioni allineate a quel pensiero. In questo caso, a poche ore dal via dai Giochi, si è forse voluto togliere anche qualche sassolino dalla scarpa. Come quando ha ricordato che il Comitato olimpico palestinese gode di «diritti e opportunità uguali» a quelli di ogni altra federazione, con la particolarità però unica nel suo genere di rappresentare uno Stato «non riconosciuto come tale dalle Nazioni Unite». Non si può insomma dire che il Comitato palestinese non ottenga considerazione né benefici dal Cio. Ma un’asticella non deve essere superata. Ed è quella, ha fatto capire il suo presidente, del boicottaggio.

La sicurezza

Il numero uno del Cio si è poi soffermato sulle misure speciali di sicurezza predisposte per tutelare l’incolumità della delegazione israeliana: «Siamo pienamente fiduciosi nell’operato delle autorità francesi». Nel merito Bach ha anche sottolineato come a partire dalla strage compiuta da terroristi palestinesi nel villaggio olimpico di Monaco di Baviera, nel settembre del 1972, agli atleti israeliani siano sempre state dedicate «misure di sicurezza aggiuntive e così è anche stavolta». Il ricordo della strage è un tema al quale Bach è da sempre sensibile: più volte l’ha definita la pagina «più buia» dell’intera storia olimpica. Anche in questa edizione dei Giochi sarà officiata una commemorazione in ricordo delle vittime, con la partecipazione tra gli altri del presidente israeliano Isaac Herzog.
In attesa della cerimonia inaugurale di venerdì 26 luglio, con le delegazioni italiana e israeliana affiancate sulla stessa barca che sfilerà sulla Senna per sei chilometri, è già tempo di agonismo e gare. Al debutto stasera la nazionale di calcio d’Israele Under 21, impegnata contro il Mali nella prima partita del suo girone. La squadra allenata da Guy Luzon gioca anche per la storia, visto che l’ultima volta di una compagine israeliana ai Giochi risale alle Olimpiadi di Montreal del 1976. Stasera dovrà anche fronteggiare l’annunciata contestazione di gruppi propal dagli spalti.