OLIMPIADI – Herzog dà la carica alla squadra israeliana

È fitta in queste ore l’agenda di Isaac Herzog, il presidente dello Stato d’Israele. Parigi, Roma, di nuovo Parigi. Il capo di Stato è sbarcato nella Ville Lumière per dare il suo sostegno agli 88 atleti della delegazione israeliana impegnata ai Giochi olimpici. Alcuni sono già scesi in campo, come i calciatori dell’Under 23 che nella partita d’esordio del loro girone hanno pareggiato 1 a 1 col Mali, scortati al Parco dei Principi da un imponente apparato di sicurezza e poi “accolti” dai fischi di attivisti propal sugli spalti. Domani l’allerta sarà ancora maggiore in vista della cerimonia inaugurale in cui Italia e Israele sfileranno insieme. «Un piacere stare sulla stessa barca con Israele», ha reso noto il ministro italiano dello Sport Andrea Abodi a margine di un evento nella sede Unesco.
«Raccogliete medaglie e risultati per il bene dello sport israeliano», il messaggio trasmesso da Herzog nell’incontro di mercoledì pomeriggio con atleti e dirigenti, perché la partecipazione olimpica mai come quest’anno ha un potenziale che va «oltre lo sport». Concetto incarnato tra gli altri da figure come Oren Smadja, l’allenatore della squadra di judo che poche settimane fa ha pianto la morte del figlio 25enne Omer, ucciso da un ordigno di Hamas nel corso dei combattimenti a Gaza. «Il fatto che Oren sia qui con noi commuove ed emoziona. Caro Oren, sei un esempio per tutti noi», l’ha ringraziato Herzog, abbracciando l’allenatore ed ex olimpionico.

Il coraggio di Smadja

Smadja è una leggenda dello sport locale. Ai Giochi di Barcellona del 1992 il suo terzo posto sul tatami portò in dote la prima medaglia a cinque cerchi del movimento maschile. Il giorno prima era arrivata la prima medaglia in assoluto per Israele, con l’argento conquistato dalla judoka Yael Arad, diventata nel 2021 presidente del Comitato olimpico israeliano. Se all’epoca Smadja rappresentò come Arad un simbolo di forza fisica, oggi lo è di forza e resistenza morale. In quel solco Herzog ha esortato tutti gli atleti in gara a Parigi ad avere la stessa combattività «perché è possibile che, da qualche parte a Gaza, qualcuno degli ostaggi vi veda anche solo per un istante e così potrete trasmettergli un po’ di forza…». Ribadendo quindi il messaggio che le Olimpiadi parigine sono per Israele qualcosa di molto speciale e che un buon medagliere (nel 2021 arrivarono due ori, entrambi nella ginnastica) sarebbe anche la miglior risposta a ogni tentativo di delegittimazione.

Il ricordo di Monaco ’72

Herzog è il primo leader d’Israele presente ai Giochi olimpici da Pechino 2008, sottolinea la stampa israeliana. Lo accompagnano a Parigi la moglie Michal, il ministro dello Sport Miki Zohar e Ilana Romano e Ankie Spitzer, vedove rispettivamente di Yossef Romano e Andre Spitzer, due degli 11 israeliani massacrati da terroristi palestinesi infiltratisi nel villaggio olimpico di Monaco di Baviera il 5 settembre del 1972. Una cerimonia in loro ricordo si svolgerà anche quest’anno, con la partecipazione dello stesso Herzog e del numero uno del Cio Thomas Bach. Dove e quando ancora non è stato annunciato, almeno non pubblicamente. Negli scorsi giorni il quotidiano Israel Hayom ha scritto che l’intenzione iniziale era quella di onorarne la memoria nel municipio parigino, il 24 luglio. Poi, per ragioni di sicurezza, si sarebbe deciso per un altro contesto. Il Comitato olimpico israeliano smentisce tuttavia questa ricostruzione, definendola «falsa».
La prima cerimonia ufficiale per le vittime di Monaco si è svolta nell’ultima edizione di Tokyo, dopo vari tornei in cui iniziative “ufficiose” avevano commemorato Romano, Spitzer e tutti gli altri assassinati. «Un tributo arrivato con 49 anni di ritardo, ma almeno è stato fatto», aveva dichiarato allora a Pagine Ebraiche l’ex marciatore Shaul Ladany, sopravvissuto in gioventù alla deportazione in campo di sterminio e sul finale di carriera all’attacco terroristico di Monaco. Per prevenire possibili emulatori la squadra di calcio, nel suo tragitto dal ritiro allo stadio, è stata scortata ieri da diciotto motociclette con due poliziotti in sella su ogni veicolo e ben 13 furgoni.

a.s.

(Foto: Comitato olimpico israeliano)