MEDICINA – Da NanoSynex antibiotici su misura contro le super-infezioni

«Che antibiotico si dovrebbe prescrivere? Ogni anno 700 mila persone vengono uccise da superbatteri. L’abuso costante di antibiotici ci riporterà all’era ‘pre-antibiotica’. Facciamo una scelta intelligente, utilizziamo diagnosi rapide e personalizzate». Così si presenta NanoSynex, azienda israeliana di tecnologia medica il cui obiettivo è salvare vite umane grazie alla prescrizione di antibiotici mirati. L’obiettivo è fornire nuove soluzioni per migliorare la qualità dei test e ridurre i costi dell’assistenza sanitaria migliorando i processi diagnostici sviluppando e commercializzando un “test di suscettibilità antimicrobica” (AST, Antimicrobial Susceptibility Testing) rapido e innovativo grazie alle ricerche di Shulamit Levenberg, ex direttrice della Facoltà di Ingegneria Biomedica del Technion. Diane Abensur, CEO e co-fondatrice di NanoSynex insieme a Michelle Heymann, ha spiegato a NoCamels che «uno dei modi per superare i problemi creati dalla resistenza agli antibiotici, oltre allo sviluppo di nuovi farmaci, è utilizzare meglio gli antibiotici esistenti, promuovendo lo sviluppo di soluzioni diagnostiche rapide e affidabili, come stiamo cercando di fare noi».

Dal Weizmann Science Park

L’azienda, la cui sede si trova nel Weizmann Science Park di Ness Ziona, ha raccolto circa 11 milioni di dollari di investimenti; dopo il 7 ottobre ha continuato a operare formando i suoi dipendenti per mitigare l’impatto dei richiami in servizio come riservisti dell’esercito garantendo che i compiti essenziali siano portati avanti comunque. È giunto ora il momento dei trial clinici, e i ricercatori di NanoSynex ritengono di avere due punti forti: il primo è la capacità del prodotto di aiutare i medici a determinare in modo rapido e automatizzato sia l’antibiotico corretto sia la concentrazione minima di tale antibiotico necessaria a inibire la crescita dei batteri. In secondo luogo ritengono rilevante la possibilità di testare fino a 20 pazienti contemporaneamente su una quantità importante di antibiotici a un costo accessibile. Due caratteristiche che paiono poter dare un vantaggio non indifferente rispetto alla capacità dei batteri di sviluppare resistenza agli antibiotici una possibilità di cura che non può che far ben sperare.

(Nell’immagine un batterio di Klebsiella pneumoniae)