OLIMPIADI – Freilich battuto «ma è stato importante esserci per Israele»
In febbraio Yuval Shalom Freilich, schermidore israeliano di fama, aveva conquistato la ribalta mediatica. Merito di una vittoria un po’ più speciale di altre, al Doha Gran Prix, in un palazzetto dello sport non proprio entusiasta di ascoltare a fine gara le note dell’inno di Israele.
Già medaglia d’oro nella spada maschile agli Europei del 2019, Freilich aveva la speranza di lasciare un segno anche ai Giochi olimpici di Parigi, forte anche del suo status di numero otto al mondo del ranking. Non è andata così, visto che la sua avventura a cinque cerchi si è conclusa ai sedicesimi di finale del torneo, dove è stato eliminato a sorpresa dall’italiano Andrea Santarelli, poi sconfitto a sua volta negli ottavi.
Sportivamente parlando, il bilancio è negativo. Ma tutto passa in secondo piano rispetto al fatto di esserci stati, a testa alta, tenendo alto anche il nome di Israele oggi spesso delegittimato, ha sostenuto Freilich in una intervista con l’agenzia di stampa francese AFP. «La delusione è forte e sono certo che aumenterà con il trascorrere del tempo», ha riconosciuto a proposito della sconfitta lo schermidore, cresciuto in una famiglia ebraica osservante di origine australiana e nipote di un celebre rabbino. «Ma in una visuale più ampia, mettendo tutto in prospettiva, non posso che dirmi contento. Soprattutto pensando ai miei connazionali: per loro è importante che ci siano degli atleti israeliani a rappresentarli ai Giochi».
La preparazione
Arrivarci d’altronde non è stato semplice, anche se Freilich non cerca alibi per la sua eliminazione prematura: «Prima che iniziasse la guerra avevamo sparring partner con i quali potevano allenarci in Israele. Dallo scoppio del conflitto non è stato più possibile e quindi sono stato io a dover viaggiare all’estero. Ma va bene così, ciò non ha compromesso in alcun modo la mia preparazione. Il fatto di essere arrivato qui, alle Olimpiadi, resta un risultato fantastico». La corsa per una medaglia olimpica non è comunque finita, assicura l’atleta: Freilich ci riproverà a Los Angeles nel 2028 e non esclude di prolungare la sua carriera fino al 2032, quando i Giochi sono in programma nell’australiana Brisbane.
a.s.
(Foto: Comitato olimpico israeliano)