IRLANDA – Rabbino inglese fermato dopo una circoncisione: il 6 agosto alla sbarra

Un rabbino inglese è stato arrestato in Irlanda con l’accusa di aver praticato una circoncisione «illegale». Il fermo è avvenuto mentre Jonathan Abraham, questo il nome del rabbino, ne stava eseguendo una in una casa di Dublino. La stampa irlandese racconta che sul suo conto pende l’accusa di non essere registrato nell’apposito registro dei circoncisori. Se dichiarato colpevole, rischia fino a cinque anni di carcere.
Non è chiaro se il rabbino stesse operando in un contesto ebraico. Ma quello che davvero importa è mantenere l’istituto del brit milah in Irlanda, hanno spiegato a Pagine Ebraiche fonti vicine al Jewish Representative Council of Ireland. Dal canto suo il JRCI ricorda in una nota che gli ebrei irlandesi «si sono sempre appieno adeguati alla legge che regola la circoncisione e continueranno a farlo». Sul caso di specie il presidente del JRCI, Maurice Cohen, afferma: «Dalle nostre indagini sappiamo che la persona coinvolta è stata formata in modo completo e rigoroso» per quel compito da un istituto formatore con tutti i requisiti. Altro per il momento Cohen non vuole aggiunge, anche perché il caso sta per essere sottoposto «davanti alla giustizia irlandese».
La notizia sta avendo risonanza anche fuori dall’Irlanda. «Abraham è il primo rabbino da anni a essere perseguito nell’Unione Europea in merito a una circoncisione», scrive tra gli altri il Times of Israel, segnalando che il 6 agosto Jonathan Abraham apparirà in udienza e che già i suoi avvocati avrebbero esposto agli inquirenti l’esperienza sul campo del loro assistito, che sarebbe circoncisore da 13 anni.
Poco più di duemila ebrei vivono oggi in Irlanda. Esponente illustre della comunità ebraica locale è l’ex ministro della Giustizia e Difesa Alan Shatter. Nell’occasione dell’ultimo Yom Ha Shoah, Shatter ha denunciato: «C’è un sostanziale aumento dell’antisemitismo in Irlanda: i cittadini ebrei sono presi di mira e stanno subendo discriminazioni». Di recente il neo rabbino capo, Yoni Wieder, ha accusato l’Irlanda di essere uno dei paesi «più antisionisti» in Occidente. Considerazioni arrivate poco dopo che a fine maggio l’Irlanda, insieme a Spagna e Norvegia, aveva riconosciuto lo Stato palestinese.