OLIMPIADI – Primo oro per Israele, con un tocco d’Italia
Tom Reuveny ha detto: «Ho sentito tutta Israele dietro di me». E anche grazie a questo sostegno è arrivato dove ogni atleta sogna di arrivare: sul gradino più alto di un podio olimpico. Storica la medaglia d’oro conquistata dal 24enne Reuveny nel windsurf, in un fine settimana di soddisfazioni anche italiane grazie al concomitante successo di Marta Maggetti tra le donne.
Tutta Israele si è scaldata per la vittoria di Reuveny, il primo trionfo israeliano ai Giochi di Parigi. Tra le più raggianti c’è la zia fiorentina di Tom, Dafne Guetta, professoressa ordinaria del Dipartimento di Fisica dell’Università di Ariel. «In privato ce l’ha sempre detto: un giorno vincerò l’oro alle Olimpiadi. Tom è un ragazzo serio e determinato. Ha lavorato duramente per questo obiettivo e se lo merita in pieno», racconta a Pagine Ebraiche. «Sapevamo della sua competitività, ma la sua vittoria è comunque uno shock. Uno shock positivo, si intende».
Titoli in prima pagina sui giornali, la sua foto ovunque. «È tutto davvero molto speciale. Tom è ancora a Parigi, ma al ritorno ci sarà senz’altro una grande festa. Ha regalato un’emozione tutti gli israeliani. Ne avevamo bisogno, soprattutto in un momento del genere».
Tom vive nel kibbutz di Sdot Yam, vicino a Cesarea. Nel suo appartamento «sono di casa anche i miei tre figli: tutti praticano windsurf, ad alto livello, ispirandosi al loro formidabile cugino». Una famiglia di sportivi oggi commossa fino alle lacrime. Il più «controllato» è proprio il neo campione olimpico. «Ha sempre avuto questa qualità: è un ragazzo freddo e determinato, un abile calcolatore. Lo si è visto anche nel corso della gara, dove ha costruito la sua vittoria in modo lineare, senza mai sprecare le proprie forze, partendo anche da una situazione di svantaggio fisico rispetto ai suoi avversari». Zia Dafne racconta che ha preso dalla madre, «che è molto British».
Quando manca ancora una settimana di gare alla fine delle Olimpiadi, Israele può già vantare sei medaglie a cinque cerchi per un totale di un oro, quattro argenti e un bronzo. Una spedizione già adesso da record e il “bottino” potrebbe aumentare ancora.