MEIS – Guido Ottolenghi nuovo presidente

L’imprenditore Guido Ottolenghi sarà il nuovo presidente del museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara (Meis) per i prossimi quattro anni. Lo ha nominato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha firmato un decreto subito esecutivo. Ottolenghi succede a Dario Disegni, in carica per due mandati consecutivi dal 2016 al 2024. Nel nuovo cda del Meis siederanno al suo fianco Daniele Ravenna, Stefano Versari, Marco Gulinelli e Gloria Arbib. L’organismo si insedierà nelle prossime ore.
«Ogni passaggio di governance in enti di particolare rilievo genera una sfida e al contempo rappresenta un’occasione di fare un bilancio di quanto fatto nel periodo che ci si lascia alle spalle», dichiara la presidente Ucei Noemi Di Segni. «L’Ucei accompagnerà anche questa nuova consigliatura offrendo il proprio supporto in massima sinergia e collaborazione, augurando quindi alla nuova compagine del cda e in particolare al nuovo presidente Ottolenghi di poter espandere il cantiere avviato anni fa, sia quello fisico che ideale, dando una concreta risposta alle impellenti necessità di conoscenza della vita ebraica in Italia e per l’Italia». Di Segni si dice certa che Ottolenghi «saprà guidare questa importante istituzione culturale connotandola come luogo aperto dal quale apprendere e trasmettere convivenza e condivisione». Al presidente uscente rivolge poi «espressioni di stima e gratitudine per quanto fatto in questi lunghi anni di avvio e consolidamento» e per aver reso il Meis «una realtà massimamente riconosciuta a livello nazionale e internazionale».
Il Meis fu istituito nel 2003 da una legge dello Stato, approvata con voto unanime. Suo scopo primario, si afferma all’articolo 1, è «far conoscere la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano» con attività didattiche, manifestazioni, incontri, convegni, mostre, proiezioni di film e di spettacoli. Nella Fondazione Meis sono rappresentati cinque enti: il Ministero della Cultura, il Comune di Ferrara, l’Ucei, la Fondazione Cdec e la Regione Emilia-Romagna.

(Foto: Marco Caselli Nirmal)