OLIMPIADI – Record effimero per l’israeliano Yakovlev

Se non è stato il record olimpico più breve della storia poco ci manca. E forse il suo protagonista, potendo decidere, l’avrebbe barattato con un miglior piazzamento finale. Resta comunque la soddisfazione di essere entrati, anche se per pochi minuti, negli annali.
Istanti di gloria a Parigi per l’israeliano Mikhail Yakovlev, che nel ciclismo su pista, nelle qualifiche dello sprint individuale, ha fatto registrare il tempo di nove secondi e 152 millesimi. Un parziale mai visto alle Olimpiadi. La soddisfazione di Yakovlev è stata però effimera. Subito dopo la sua prova meglio di lui hanno fatto non uno, ma ben due atleti: l’australiano Matthew Richardson con 9.091 e l’olandese Harrie Lavreysen con 9.088, il nuovo record del mondo. La corsa di Yakovlev si è poi interrotta agli ottavi di finale, dove è stato battuto con il beffardo margine di un millesimo dal suo rivale britannico Hamish Turnbull. Il pistard israeliano ci riproverà nei prossimi giorni, nella specialità del keirin.
Nato a Mosca, classe 2000, Yakovlev si è trasferito in Israele pochi mesi dopo l’inizio dell’attacco russo contro Kiev. Sui suoi profili social sono spesso apparse bandiere ucraine in segno di solidarietà. «Sono ebreo e voglio rappresentare il popolo ebraico», ha dichiarato in un’intervista. Chiudendo poi le porte, in modo netto, a eventuali ripensamenti futuri: «Non sono interessato a tornare in Russia».
Foto: Comitato olimpico israeliano