ONU – Gilad Erdan saluta e accusa: dal Palazzo di Vetro solo silenzi

Per quattro anni l’ambasciatore israeliano Gilad Erdan è stato la voce di Gerusalemme alle Nazioni Unite. Spesso è andato all’attacco, denunciando il doppio standard e i pregiudizi degli organismi internazionali contro Israele. Dopo il 7 ottobre il lavoro del diplomatico, membro del Likud e più volte ministro nei governi di Benjamin Netanyahu, si è intensificato. Ai colleghi ambasciatori ha ribadito il diritto dello stato ebraico a difendersi e ha condannato i silenzi di molti sulle violenze di Hamas. È accaduto anche in quella che, ormai a fine mandato, probabilmente sarà la sua ultima sessione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La riunione è stata richiesta d’urgenza dall’Algeria in merito all’attacco di Tsahal alla scuola di Al-Taba’een a Gaza. Erdan si è presentato all’incontro con le immagini dei terroristi di Hamas eliminati nella scuola. Criticando fortemente il Consiglio, ha denunciato: «Vi siete riuniti per questi terroristi che hanno usato una scuola come base del terrore, ma per i bambini di Majdal Shams, uccisi dal fuoco dei razzi di Hezbollah, non avete trovato il tempo per una sessione urgente! Vergognatevi!». Il riferimento dell’ambasciatore è all’attacco dei terroristi libanesi compiuto il 27 luglio contro un villaggio druso nel nord d’Israele. Attacco in cui sono morti dodici bambini che stavano giocando in un campetto da calcio.
Erdan ha poi criticato il Consiglio per la sua «indifferenza» nei confronti della minaccia di un attacco iraniano contro Israele. «La cosa più incredibile è la vostra inazione nel condannare e fermare il più grande pericolo per l’intera regione: l’Iran». Un tema più volte sottolineato nel corso del suo mandato. Nel suo recente discorso di commiato, Erdan ha denunciato: «Anche oggi, mentre l’Iran minaccia apertamente di ‘punire’ Israele, le Nazioni Unite tacciono. L’Iran interpreta il silenzio del mondo e dell’Onu come un via libera ad attaccare lo stato ebraico. Proprio come il vergognoso silenzio del mondo quando i nazisti decisero, alla Conferenza di Wannsee del 1942, il genocidio del popolo ebraico».

(Foto Shahar Azran – Ambasciata d’Israele all’Onu)