ISRAELE – Noemi Di Segni (Ucei): No alla violenza, sì al rispetto per la vita

Viviamo ore di preoccupazione in attesa degli sviluppi delle trattative di Doha per una tregua, guardando nello stesso tempo al fronte iraniano. Ore decisive per la difesa e l’esistenza di Israele come per il salvataggio degli ostaggi. Pur a distanza, partecipiamo con profonda identificazione, sostenendo il diritto di Israele a difendersi. Israele è l’unico Stato che, anche in guerra e lacerato da dilemmi morali, agisce con estrema responsabilità nei confronti del destino dei propri abitanti, del territorio e della regione nel suo insieme.
Proprio per questa identificazione e sostegno e sottolineando l’aspetto ebraico di Israele, ci aspettiamo che ogni decisore, gruppo politico o religioso agisca secondo la tradizione e i valori ebraici. Noi non siamo i terroristi di Hamas, massacratori genocidi, non agiamo in nome della religione per vendetta e sopraffazione, non abusiamo del sistema mediatico per fare propaganda menzognera, non inondiamo le piazze di odio, non indottriniamo i nostri figli al suicidio o al massacro. Noi preghiamo nelle nostre sinagoghe, studiamo nelle nostre scuole, sogniamo di passeggiare nei parchi e recarci al lavoro correndo semplicemente contro il tempo e non contro al nemico.
Proprio per questo, gli episodi che vedono cittadini e gruppi più o meno organizzati di ebrei coinvolti in episodi di attacchi a villaggi e alla popolazione civili, in attacchi violenti alle basi militari impegnate nella difesa di Israele, in provocazioni commesse in luoghi sacri anche ad altre religioni, in appelli alla sopraffazione che esclude ogni forma di vicinato e convivenza pacifica, ci preoccupano e ci lasciano sgomenti. Bene hanno fatto il capo dello stato e il capo del governo d’Israele a condannare gli atti di violenza a Jit. Sulle autorità israeliane adesso incombe l’onere di assicurare alla giustizia chi ha violato le legge, di ripristinare un clima sereno nella regione e di isolare senza tentennamenti chiunque provi a legittimare politicamente questo tipo di comportamento illegale e antiebraico. Le comunità e le istituzioni ebraiche ribadiscono il loro il sostegno a Israele che affronta sfide esistenziali come mai nella storia. Siamo contro ogni distorsione e demonizzazione, contro le delegittimazioni nei tribunali internazionali, ma siamo parimenti vigili a difesa dei valori dello stato ebraico e democratico, primo fra tutti il rispetto per la vita e la dignità umana.

Noemi Di Segni, presidente Ucei