MONACO – Spari vicino al consolato israeliano a 52 anni dalla strage olimpica

Nel giorno dell’anniversario dell’attacco terroristico palestinese contro allenatori e atleti della squadra olimpica israeliana a Monaco 1972, undici in tutto le vittime, nella città bavarese sono stati esplosi nuovi colpi d’arma da fuoco e un sospetto terrorista è stato ucciso dalle forze di polizia nelle vicinanze del consolato dello Stato ebraico e del locale centro di documentazione sui crimini del nazismo.
In attesa che l’episodio venga chiarito, con relativa matrice, il presidente israeliano Isaac Herzog si è rivolto al suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier con un messaggio di solidarietà. «Affrontiamo insieme con forza il terrore, insieme lo sconfiggeremo», ha scritto su X il capo dello Stato da Gerusalemme.
Talya Lador-Fresher, la console israeliana per il sud della Germania, si è complimentata con la polizia tedesca per l’efficacia della risposta e ha anche sottolineato come quanto avvenuto oggi sia la dimostrazione del «pericoloso aumento dell’antisemitismo: è importante che l’opinione pubblica alzi la voce contro tutto ciò». La ministra federale degli Interni, Nancy Faeser, ha dal canto suo affermato che la protezione delle istituzioni israeliane «è la più alta priorità».
Il consolato di Monaco era oggi chiuso al pubblico proprio a causa di una cerimonia di commemorazione della strage, compiuta tra il 5 e 6 settembre del 1972 da un commando dell’organizzazione terrorista palestinese Settembre Nero. Una cerimonia si era svolta nelle scorse settimane anche a Parigi, durante le Olimpiadi, con la partecipazione tra gli altri del numero uno del Cio Thomas Bach.