VARSAVIA – Gariwo ricorda due vittime del 7 ottobre
Ha da tempo una prospettiva internazionale Gariwo, la “foresta dei Giusti” nata a Milano ma operativa con progetti e collaborazioni in vari paesi. Tra tanti, europei e non, la Polonia resta però quello «fondamentale» per coltivare la Memoria della Shoah, ma anche per tradurre il ricordo «del genocidio più estremo» in una consapevolezza «di fronte a ogni forma di regime che metta in discussione la sacralità della vita e che decida chi abbia diritto o meno all’esistenza e alla libertà».
Così la pensa Gabriele Nissim, fondatore e presidente di Gariwo. Nissim è in partenza per Varsavia, dove lunedì 9 e martedì 10 settembre festeggerà i dieci anni del Giardino dei Giusti della capitale polacca, inaugurato nel 2014 nel cuore del quartiere Wola, dove un tempo sorgeva il Ghetto. Ci saranno un concerto del pianista Ludovico Einaudi ed è inoltre in programma una cerimonia di commemorazione dei cinque “Giusti” selezionati nel 2024. Due vittime dei massacri di Hamas del 7 ottobre tra loro: Vivian Silver, attivista per i diritti delle donne e per la pace, uccisa nel kibbutz Be’eri, e Amer Abu Sabila, operaio arabo-israeliano assassinato nelle vicinanze della stazione di polizia di Sderot, mentre aiutava una famiglia ebraica a mettersi in salvo. Sarà inoltre celebrato il lascito di Jacek Kuroń, attivista anticomunista, cofondatore del Comitato di Difesa dei Lavoratori, e dei fratelli Andrzej e Klemens Sheptytsky, che salvarono numerosi ebrei durante la Shoah. Alla cerimonia, annuncia Gariwo, è previsto l’intervento tra gli altri del presidente del Memoriale della Shoah milanese Roberto Jarach, insieme alla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi e a Szymon Holownia, il presidente del Sejm, la camera bassa dell’Assemblea nazionale polacca.