ISRAELE – Idf mostra tunnel dell’orrore. Familiari ostaggi: da Hamas crimini contro umanità
Lungo 120 metri, 20 metri sottoterra, impossibile stare in piedi. È il tunnel dell’orrore in cui hanno trovato la morte i sei ostaggi israeliani uccisi a sangue freddo da Hamas a fine agosto: Hersh Goldberg-Polin, Carmel Gat, Eden Yerushalmi, Alex Lobanov, Almog Sarusi e Ori Danino.
Un video diffuso nelle scorse ore dall’esercito israeliano racconta con la crudezza delle immagini ciò che si poteva finora solo immaginare: le privazioni cui erano sottoposti, le macchie di sangue nel punto in cui sono stati assassinati dai terroristi. È il portavoce dell’Idf Daniel Hagari a documentare il tutto, guidando all’interno del claustrofobico cunicolo e mostrando per prima la stanza dei bambini di una casa privata gazawi con Biancaneve e Topolino dipinti sul muro dalla quale si accedeva nel tunnel, uno degli innumerevoli della città sotterranea costruita negli anni da Hamas. Altri 101 ostaggi «si trovano in tunnel come questi», ha sottolineato il portavoce, assicurando il massimo impegno dell’esercito per riportarli a casa.
Il video è stato visto e commentato dal forum dei familiari e degli ostaggi, mentre nel paese prosegue la mobilitazione per giungere a un accordo che preveda il rilascio di chi è ancora trattenuto a Gaza. Come i sei civili da poco uccisi, gli altri 101 ostaggi prigionieri di Hamas «stanno sopportando sofferenze inimmaginabili», si legge in una nota del forum. «Affamati, esausti, torturati, si aggrappano a un’unica speranza: che continueremo a lottare per la loro libertà». Ogni giorno nei tunnel «è un’eternità», viene aggiunto nella dichiarazione. «Ogni giorno che passa è un pericolo per le loro vite, appese a un filo, alla mercé di terroristi capaci dei peggiori crimini contro l’umanità»