GECE – Raccontare la famiglia ebraica, sulla soglia del pozzo

Secondo il racconto biblico, le famiglie dei patriarchi si formarono sulle soglie di pozzi.
Parte da questa suggestione il nuovo spettacolo del gruppo musicale Progetto Davka, intitolato per l’appunto Sulla soglia del pozzo, realizzato per la Giornata della Cultura Ebraica di domenica 15 settembre.
Sulla soglia del pozzo, un viaggio in dodici brani che spaziano dallo yiddish al giudeo-spagnolo, passando dai tanti dialetti dell’Italia ebraica, sarà in scena nelle Marche in due occasioni. Al Teatro della Fortuna di Fano e poi nella sinagoga sefardita di Ancona. Filo conduttore della performance «l’essenzialità del valore della famiglia nel mondo ebraico», spiega Maurizio Di Veroli, ideatore e direttore di Progetto Davka. Darà il ritmo allo spettacolo un pensiero caro all’artista: come l’acqua dei pozzi «è fonte di sostentamento» per l’uomo, così famiglia e Torah «sostengono» il popolo ebraico, da sempre, nelle sue diaspore.
Progetto Davka lancerà prossimamente il suo nuovo disco Tikkun, in cui si evocherà il concetto di «cura e riparazione del pianeta» centrale nell’etica ebraica e qui sviluppato in vari brani che tratteranno dello Shabbat «ma anche di temi più critici, come ad esempio la circoncisione, talvolta equivocata fuori dall’ebraismo». Realizzato in collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni Musicali e Audiovisivi dello Stato, «il disco vuole essere una sorta di risposta ebraica all’enciclica Fratelli tutti», richiamando, nei canti di cui si compone, «l’importanza di assumere un ruolo attivo nella creazione di cambiamenti positivi» in grado di lasciare un segno nelle società di riferimento, piuttosto che «accettare semplicemente lo status quo»