UCRAINA – Morto al fronte il figlio del rabbino capo Azman
Centinaia alla veglia: «Era un eroe, la sua morte non sarà invano»

È il giorno più duro nella vita di Moshe Azman, rabbino capo d’Ucraina. Oggi ha sepolto il figlio adottivo Matityahu, nato Anton, morto al fronte per difendere il paese dalla Russia di Vladimir Putin. Si erano perse le sue tracce da settimane. Fin quando, nella giornata di ieri, è arrivata la notizia del ritrovamento del suo corpo senza vita. Anton è morto, ha comunicato il padre, annunciando per oggi le esequie e una veglia nella sinagoga di Kiev. Centinaia le persone presenti tra cui l’ambasciatore d’Israele Michael Brodsky, riferisce il Times of Israel.
Adottato all’età di 10 anni, Anton Samborsky aveva ricevuto dal rabbino e da sua moglie il nome ebraico di Matityahu in onore di Mattatia, il capo della rivolta asmonea contro il seleucide Antioco Epifane. Si era sposato lo scorso maggio e negli stessi giorni era diventato padre di una bambina. Una settimana dopo è stato richiamato in servizio nell’esercito. L’ultimo contatto risaliva al 17 luglio.
Insignito di una medaglia al valore da parte del governo ucraino per il sostegno alla popolazione sotto attacco, il rav rifletteva nel recente passato: «Da quando è iniziata questa guerra devastante, quasi ogni ucraino ha perso una persona cara o conosce qualcuno che è stato ferito». Oggi è toccato a lui piangere l’indicibile. «Gli ebrei ucraini non hanno il sangue blu», ha detto il rabbino Azman durante la veglia in sinagoga, secondo quanto riporta ancora il Times of Israel. «I migliori dei nostri figli sono impegnati al fronte. Matityahu era lì e ha combattuto con coraggio per l’Ucraina, per la giustizia e per la pace. Ed è caduto da eroe. La sua morte non sarà invano. Vinceremo e lo ricorderemo per sempre». All’inizio della guerra il rabbino, nato a San Pietroburgo, da tempo in Ucraina, aveva chiesto ai suoi colleghi russi di esprimersi pubblicamente contro l’aggressione, perché «chi tace è complice del crimine». Più volte, nei suoi interventi di questi mesi, ha paragonato la lotta ucraina contro la Russia a quella israeliana contro il terrorismo islamico. Una lotta comune a difesa della democrazia e della libertà.