GECE – La Giornata della famiglia, appuntamento a domenica

Famiglia è parola per ciascuno «immediata e intuitiva, la prima alla quale diamo un senso dopo il primo respiro al mondo, appena nati, colma al contempo di significati, di complessità e di storia, storia dell’umanità stessa», scrive la presidente Ucei Noemi Di Segni nel dare appuntamento alla venticinquesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica. Domenica 15 settembre oltre 100 località in tutta Italia saranno protagoniste dell’iniziativa, dedicata quest’anno alla famiglia. In campo tutte e 21 le Comunità locali dell’ebraismo italiano, che apriranno le porte di sinagoghe e spazi comunitari. Merano, Verona, Padova, Venezia, Trieste, Milano, Mantova, Vercelli, Casale Monferrato, Parma, Bologna, Ferrara, Modena, Genova, Pisa, Firenze, Livorno, Ancona, Roma, Napoli. E soprattutto Torino, città capofila, nel 600esimo anniversario dalla fondazione di una comunità ebraica.
Insignita anche quest’anno della Medaglia del Presidente della Repubblica, la Giornata sarà momento di incontro e condivisione, ma anche riflessione sul presente. Quest’anno, ricorda d’altronde Di Segni, l’evento «arriva dopo lunghi mesi di sofferenza e dolore, dopo la strage del 7 ottobre avvenuta in Israele, violando e distruggendo le case, massacrando i corpi e violando ogni sacralità della famiglia e degli spazi». Sarà quindi ineludibile, nel corso della Giornata, un riferimento alla famiglia «proprio come soggetto preso di mira, considerato il nucleo sul quale perpetrare l’orrore e su cui si è poi abbattuta la guerra».
C’è orgoglio nelle parole di Dario Disegni, il presidente della Comunità ebraica torinese: «Sono passati sei secoli di ininterrotta presenza, segnata da momenti di buona convivenza e da altri di restrizioni e confinamento nei ghetti, fino all’emancipazione decretata da Carlo Alberto nel 1848, che portò gli ebrei piemontesi a una intensa partecipazione alle guerre risorgimentali e poi alla Prima guerra mondiale». Sarebbero poi arrivate persecuzioni razziali e Shoah, con drammatico impatto anche a Torino, «fino alla faticosa ripartenza nel Dopoguerra e alla ricostruzione di una piena vita comunitaria, caratterizzata da notevole vivacità culturale e intellettuale grazie anche alla presenza di grandi figure di letterati, artisti e scienziati». Quale migliore occasione allora della Giornata per presentare alla cittadinanza «dialoghi, dibattiti, eventi teatrali e musicali, visite a sinagoghe e cimiteri, degustazioni di prodotti tipici della cucina ebraica».
Tra i partner di questa edizione c’è l’Enciclopedia Treccani, che ha dato il patrocinio alla Giornata e rilancerà alcune voci sul tema “famiglia” sul proprio sito, collegandole a vicende ebraiche. Oltre a partecipare a un evento a Roma, la Treccani ha avviato un progetto sui luoghi ebraici in Emilia-Romagna attraverso cinque video racconti tra Ferrara, Bologna, Fossoli, Lugo e Cento che esplorano tracce urbane, memorie lontane e vicine, l’influenza nel patrimonio gastronomico.

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