USA – Philippe Reines, “l’allenatore” di Kamala Harris

Per preparare il dibattito che l’ha vista duellare con l’ex presidente Usa Donald Trump lo scorso 10 settembre, la vicepresidente Kamala Harris si è avvalsa dell’aiuto di Philippe Reines. L’ex assistente di Hillary Clinton, che ha frequentato una scuola ebraica modern orthodox, è noto per non avere peli sulla lingua: che si tratti di attaccare Trump o di rispondere agli antisemiti non ha esitazioni. Reines è stato consigliere della Clinton durante il suo mandato quale segretario di stato durante la presidenza di Barack Obama e le ha fatto da addetto stampa quando era senatrice di New York. Beth Harpaz ha ricordato sul Forward che Reines aveva criticato le università per non aver protetto gli studenti ebrei e per aver concesso ai docenti una «scioccante» libertà di fare “«dichiarazioni incendiarie». Alla fine dello scorso anno, l’ex braccio destro di Hillary aveva anche dichiarato di essere «entusiasta» di far parte di 10/7 Project, organizzazione che combatte la disinformazione relativa alla guerra tra Israele e Hamas.
Il suo compito è stato interpretare Trump in tutto e per tutto: Reines ha raccontato di aver acquistato podi, comprato un orologio della collezione Trump e di essersi procurato scarpe con un rialzo per avere la stessa altezza dell’ex presidente. A Politico ha dichiarato: «Ho mentito. Mi sono vantato. Ho agitato le mani e le braccia. Ho indossato una cravatta rossa davvero lunga», aggiungendo che chiunque affronti l’ex presidente deve essere preparato alle sue «spacconate, volgarità, insinuazioni e al rifiuto di ammettere di aver sbagliato». Si riferisce alla “routine da macho” di Trump, riferendosi a quando egli “incombe” sugli altri, e in una sessione – di cui ha poi postato un video su X/Twitter – ha mostrato come evitare un abbraccio indesiderato di Trump. Cinquantaquattrenne, Reines è cresciuto in un appartamento nell’Upper West Side dove viveva con la nonna e la madre, Judith, che lo ha mandato a Ramaz, la scuola modern orthodox d’élite dell’Upper East Side di Manhattan. Studente “poco brillante e incline a sognare a occhi aperti”, come lo ricorda un suo compagno di studi, si è laureato alla Columbia, ma non prima dei 30 anni per poi partecipare come volontario alla campagna presidenziale di Al Gore, nel 2000, prima di andare a lavorare per Clinton. Un mese dopo gli attacchi di Hamas in Israele, Reines ha scritto su Fox News: «È difficile spiegare quanto gli ebrei americani siano snervati in questo momento»; fino a quel momento, continuava il testo, gli ebrei non si erano resi conto di quanto antisemitismo ci fosse giusto sotto la superficie. Reines ha anche difeso la risposta di Israele, spiegando che Hamas si è radicato a Gaza e sacrifica i palestinesi per distruggere Israele. Il suo testo si chiude così: «È un sentimento che non aveva mai fatto parte della mia vita, ma ora ho paura».