ISRAELE-SANTA SEDE: L’ambasciatore Sideman ha presentato le credenziali

Con la presentazione ieri delle credenziali a papa Francesco, nella cornice del palazzo apostolico vaticano, il nuovo ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede Yaron Sideman è entrato ufficialmente in carica.
L’udienza con il pontefice si è svolta «in un clima amichevole», ha reso noto il diplomatico a fine incontro, in un breve video trasmesso dall’ambasciata. Classe 1967, sposato con due figli, Sideman ha da poco concluso il suo mandato da console generale in Pennsylvania, Ohio, Delaware, West Virginia, Kentucky e nell’area meridionale del New Jersey ed è stato in passato responsabile per il Nord America presso l’Ufficio per la diaspora e gli affari interreligiosi del ministero degli Esteri israeliano. Ora questa nuova sfida, la più importante della sua carriera. «Al papa ho detto che, sebbene il mio incarico di ambasciatore sia limitato nel tempo, lo considero come un anello in una lunga catena che da oltre duemila anni collega le nostre due fedi e dal 1994 i nostri due stati», ha dichiarato Sideman, evocando con queste parole il trentesimo anniversario dell’allacciamento dei rapporti tra Israele e Santa Sede per effetto dell’Accordo fondamentale siglato il 30 dicembre 1993 a Gerusalemme.
Dal 7 ottobre in poi la qualità del dialogo è stata più volte messa in discussione. Raphael Schutz, il precedessore di Sideman, nel suo ultimo intervento aveva invocato una «guarigione». Sideman per il momento non ha affrontato in pubblico la questione e nel video diffuso dall’ambasciata ha ringraziato il papa «per i suoi ripetuti appelli per la liberazione degli ostaggi» ed elogiato come significativi «i suoi pensieri e le sue parole» nel merito. Nel colloquio, ha riferito l’ambasciatore, si è anche parlato di possibili collaborazioni davanti a sfide globali «come il cambiamento climatico».

(Foto: Vatican Media)