ISRAELE – Quattro giovani caduti a Gaza, fra questi l’italki Toaff

Daniel Mimon Toaff, 23 anni, Agam Naim, 20, Amit Bakri, 21, e Dotan Shimon, 21, sono i nomi dei soldati caduti ieri a Tel Sultan, quartiere di Rafah, a Gaza. I quattro sono rimasti coinvolti nell’esplosione di una casa minata da Hamas. Secondo l’esercito, a Rafah, nel sud di Gaza, i terroristi palestinesi hanno piazzato trappole esplosive in interi quartieri. «È un giorno molto triste. Quattro fiori sono caduti», ha commentato il presidente d’Israele Isaac Herzog, esprimendo il proprio cordoglio alle famiglie dei soldati uccisi.
«Daniel Mimon Toaff, vicecomandante di Compagnia nel battaglione Shaked del Corpo Ghivati, era pronipote di Shlomo Yona Renzo Toaff, fratello dello storico rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Elio Toaff», ha ricordato in un messaggio l’ambasciata d’Israele in Italia. A stringersi attorno alla famiglia anche la Hevrat Yehudè Italia be-Israel, l’associazione che rappresenta gli italiani d’Israele. In un’intervista a marzo all’emittente Kan il vicecomandate Toaff aveva brevemente raccontato il suo impegno a Gaza. «La difficoltà non è un fattore, in questa guerra conta solo vincere. I combattimenti sono duri, molto lunghi ed estenuanti», ma, aveva spiegato, l’esercito «farà quanto necessario per distruggere Hamas». Un obiettivo complicato dalla scelta dei terroristi di usare i civili come scudi umani. «Come puoi nascondere armi nella cameretta di una bambina di quattro anni? La prima volta che l’ho visto ero sotto shock. Ma fa capire chi è il nemico contro cui combattiamo», aveva commentato Toaff. Con la famiglia cercava di essere sempre rassicurante nonostante i mesi passati a combattere a Gaza, ha spiegato il padre Shlomo intervistato dalla radio dell’esercito. «Ci diceva sempre: ‘va tutto bene’, anche se so che non era così. Nei video girati dai suoi commilitoni, Daniel era sempre il primo a entrare negli edifici o nelle stanze, come si addice a un ufficiale di Tsahal». La vittoria su Hamas e riportare i rapiti a casa, ha sottolineato il padre, «erano la missione di Daniel e degli altri soldati caduti. Senza cinismo, senza divisioni». Nell’intervista, con voce rotta dal dolore, Toaff ha poi lanciato un appello al paese: «Basta con le divisioni. I nostri figli sono a Gaza e combattono per il bene d’Israele».