FESTA DEL LIBRO – «Il MEIS vi aspetta con Kafka, Freud, Bassani: voi portate la curiosità»

In quindici anni la Festa del Libro Ebraico si è consolidata ed è diventata un punto di riferimento per la città di Ferrara che la aspetta con entusiasmo e curiosità. Ogni edizione costituisce un’occasione per esplorare un tema e far conoscere romanzi, saggi, fumetti, albi illustrati dedicati all’ebraismo, la sua storia e le sue tradizioni. Il protagonista di quest’anno è un secolo spartiacque: il Novecento, nelle sue infinite sfaccettature. Un argomento che abbiamo scelto in piena continuità con la mostra “Ebrei nel Novecento italiano”, curata dallo storico Mario Toscano e dell’editore Vittorio Bo e visitabile al MEIS fino al 2 febbraio 2025. L’esposizione racconta cento anni con l’ausilio di opere d’arte, fotografie, documenti, oggetti di famiglia e illustra il complesso percorso prima di acquisizione della cittadinanza, poi di perdita e infine di riacquisizione dei diritti, da parte di una minoranza che si è riconosciuta e integrata nella società italiana. Il Novecento si presta particolarmente a un’indagine binaria, quella che scruta e indaga le trasformazioni dell’identità ebraica: come gli ebrei si vedono e si interpretano, ma anche l’evoluzione della dimensione più allargata; come la società nelle sue più svariate declinazioni legge, intende e si confronta con questa minoranza. L’ambizione della Festa del Libro non è certo quella di esaurire un tema così complesso nelle sue luci e nelle sue ombre. In quattro giorni di incontri si dedicherà spazio ai grandi classici del XX secolo raccontati dagli scrittori di oggi e ai volumi che ricostruiscono le vicende del passato e le fanno dialogare con la contemporaneità. Come lo scorso anno, non ci si limiterà a ripercorrere la Storia con la S maiuscola ed i suoi principali eventi, ma si illumineranno vicende meno note, ricordi di famiglia e legami sentimentali. Le pagine dei romanzi e i loro scrittori ci faranno virtualmente entrare nelle case di persone vissute cento anni fa rievocando paure, speranze, sogni e tragedie che il tempo non ha cancellato.
Un omaggio dovuto è quello che tributeremo a Franz Kafka nell’anno del suo centenario: chi meglio di lui è riuscito a incarnare il Novecento, nelle sue promesse e nei suoi tradimenti? Chiuderemo infine la kermesse con un approfondimento su un altro personaggio emblematico che ha cambiato la definizione e l’interpretazione delle nostre vite: Sigmund Freud e la sua rivoluzione dell’inconscio, senza trascurare i suoi, forse meno noti, addentellati e trascorsi italiani. Passeggeremo inoltre indietro nel tempo sulle tracce della Ferrara di Giorgio Bassani. Il secolo trascorso ha visto anche la lenta ma inarrestabile polarizzazione dell’ebraismo italiano in due grandi comunità che insieme rappresentano quasi l’80 per cento della popolazione del Paese. Parleremo della rapida estinzione delle piccolissime comunità ricche di tradizioni e patrimonio artistico e culturale del centro nord nei primi decenni del Novecento. Prenderemo in considerazione, per tutte, le storie di Vittorio Veneto, la antica Ceneda, e la sua affascinante scola. Auspichiamo che il dibattito si allarghi a considerare le sfide di tutela, recupero e valorizzazione delle vestigia di questi centri ebraici che si impongono ancora oggi in primis alle istituzioni, ma anche al mondo ebraico.
Non si può fare a meno di rimanere vigili e interrogarsi di fronte al cavalcante aumento dell’antisemitismo. Viviamo in un periodo in cui tutti ci interroghiamo su quali siano le nuove strategie da promuovere per fare in modo che i giovani cresciuti a “pane e Giorno della Memoria” non inciampino repentini in declivi pregni di confusione e pregiudizio. Il festival, quindi, è l’occasione per avvicinarli alla lettura e riflettere su questioni importanti: tutta la mattinata di venerdì 27 accoglieremo le classi con incontri pensati per tutte le età. Un’opportunità per rispondere ai quesiti, porsi nuove domande e raccontare il Novecento ebraico e il mondo di oggi.

Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS