ISRAELE – Con Hezbollah sale lo scontro, Usa puntano sulla diplomazia

Proseguono senza sosta gli attacchi d’Israele contro i vertici di Hezbollah. Nelle ultime ore l’aviazione israeliana ha eliminato a Beirut Ibrahim Aqil, tra i comandanti dell’unità d’élite Radwan del gruppo terroristico. Aqil era ricercato anche dagli Stati Uniti perché tra gli ideatori dell’attentato del 1983 contro l’ambasciata Usa a Beirut in cui furono uccise 63 persone.
La sua eliminazione è parte dell’intensificarsi dello scontro d’Israele con Hezbollah. L’obiettivo dichiarato di Gerusalemme è riportare la calma nel nord del paese per permettere a decine di migliaia di civili di tornare alle loro case. Prima dell’attacco mirato a Beirut, Tsahal ha colpito un centinaio di obiettivi legati a Hezbollah, tra cui postazioni di lancio di missili e altre infrastrutture militari. I terroristi hanno invece sparato oltre 150 razzi contro il nord d’Israele. In uno degli attacchi sono morti due soldati, il comandante Nael Fwarsy, 43 anni, e il sergente Tomer Keren, 20 anni.
Il rischio di una guerra aperta tra le parti è sempre più imminente. Gli Stati Uniti sono impegnati a trovare una difficile via diplomatica per evitare il conflitto. E nel mentre negano che l’accordo tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza in cambio degli ostaggi possa arrivare solo dopo le elezioni di novembre negli Usa. Uno scenario prospettato dal Wall Street Journal, citando fonti di Washington. «Nessuno sta perdendo la speranza. Nessuno smetterà di lavorare per raggiungere questo obiettivo. Come abbiamo detto molte volte, crediamo che la migliore possibilità di riportare a casa gli ostaggi sia un accordo di cessate il fuoco», ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale John Kirby.