SHIRIM – Quando leggo a voi (Hamuttal Bar-Iosef)

Quando leggo a voi
le poesie amate, tremolanti
e contemplando i vostri visi rotondi
e limpidi
le lettere si cambiano in forchette
e coltelli a spalmarvi il burro
sulle fette grosse e bianche del pane.
Questi splendidi versi, qui nella traduzione in italiano a cura di Rachele Amir Baranes (dal libro Poeti d’Israele. Antologia, a cura di Rachel Amir Baranes, Tel Aviv 1999) appartengono alla poetessa Hamuttal Bar-Iosef.
Si era bambini, un tempo, le bocche spalancate, affamate di racconti incantati, espressioni di visi cari, voci che dessero forme a emozioni, pensieri. Ogni cosa era novella e amica, le parole uno scrigno segreto con la sua chiave d’oro.
Morso a morso, verso a verso. Ché la poesia permea il vivere dal profondo, ne è l’intima melodia che viaggia sul fondo del mare. Scorre sotterranea tra i fiori del patio, gli scaffali polverosi e le passeggiate d’aprile, cantando muta, inascoltata nel soffio del vento.
Meglio non sapere, non apprendere del tutto, mai. Ascoltare soltanto. Custodire perenne la domanda, l’adamantina certezza che c’è chi risponderà. E divorare, voraci, gli sguardi di fede, gli occhi che promettono gioie che non finiranno.
Nutrirsi di parole come di un pane per i sogni.
Shirim è a cura di Mariateresa Amabile, poetessa e docente di Diritti Antichi all’Università di Salerno