ROMANIA – La Comunità ebraica festeggia 145 anni di cittadinanza
Quasi ottocentomila ebrei vivevano in Romania prima della seconda guerra mondiale. Oggi sono all’incirca 12mila.
Quasi del tutto annientata e poi a lungo emarginata, oggi di nuovo protagonista, la Comunità ebraica festeggia in queste settimane i 145 anni dalla concessione della cittadinanza e delle libertà con iniziative istituzionali, un concerto, l’emissione da parte dello Stato di una moneta dedicata al primo ufficiale ebreo a servire nell’esercito: Mauriciu Brociner (1854-1946).
È una “festa” cui sta partecipando anche una delegazione del World Jewish Congress, con la presenza tra gli altri della presidente Ucei Noemi Di Segni. La delegazione del WJC ha incontrato le più alte cariche dello Stato e si è confrontata con loro anche sulla linea di Bucarest nel conflitto mediorientale. Tra i paesi europei più vicini a Israele, accanto a Gerusalemme anche nelle risoluzioni internazionali, la Romania ha istituito in primavera una giornata nazionale di amicizia e solidarietà con lo Stato ebraico. Già ai tempi della dittatura di Nicolae Ceaușescu, dopo la Guerra dei Sei Giorni, fu l’unico paese del blocco comunista a mantenere relazioni diplomatiche con Israele.