SOCIETÀ – Sondaggio Swg: Cresce solidarietà italiani per i palestinesi

Il sondaggio è stato realizzato con Hassan Nasrallah ancora in vita e minaccioso. In pochi giorni è successo di tutto, ma la fotografia dell’ultimo “radar” dell’istituto di ricerca Swg dà comunque il polso della percezione degli italiani sul conflitto che oppone da una parte Israele al “Partito di Dio” libanese e dall’altra ai terroristi di Hamas. In linea di massima, gli intervistati non sono dalla parte di Gerusalemme.
Tra il 25 e il 27 settembre, 1.200 italiani hanno risposto alle domande di Swg. Tra gli altri al seguente quesito: «In merito agli attacchi delle forze israeliane agli Hezbollah sul territorio libanese, con quale delle seguenti affermazioni si trova maggiormente d’accordo?». Per il 41% dei rispondenti, «Israele non dovrebbe attaccare il territorio libanese». Mentre per il 35% «ha ragione ad attaccare», con una forte differenziazione tra elettori che si dichiarano di centrodestra (è a favore il 50%) e quanti di centrosinistra (sostengono l’azione il 26%). Il dato del 35% è scomposto in due sotto-voci: per il 26% «Israele dovrebbe curarsi di più ad evitare vittime civili anche se questo comporta essere meno efficaci»; per il 9% «Israele ha ragione ad attaccare in maniera decisa perché gli Hezbollah lanciano missili su Israele e sono una minaccia».
Valutazioni largamente negative, invece, sull’iniziativa che ha provocato a distanza l’esplosione dei cercapersone di Hezbollah, mai rivendicata ufficialmente da Israele. Il 61% degli italiani la considera «non giustificabile neanche in un contesto di guerra, perché si rischiano sempre vittime collaterali civili». È invece «giustificabile» per il 20% del campione, «perché mirata e provoca vittime in gran parte tra i miliziani». In caso di escalation, con nuovi attacchi diretti di Iran e Yemen contro Israele, il 50% degli italiani si dice favorevole a una “neutralità” tra Israele e i suoi nemici, mentre 23% ritiene corretto per Ue e Italia schierarsi al fianco dello Stato ebraico (elettori di centrodestra: 32%; elettori di centrosinistra: 20%) e il 6% rivolge il suo supporto agli antagonisti d’Israele.
A quasi un anno dal 7 ottobre e dall’inizio della guerra a Gaza, l’indagine registra anche una crescita di consensi nei confronti della causa palestinese. Se il 13 ottobre dello scorso anno, dovendo scegliere tra israeliani a palestinesi, il 10% degli italiani si dichiarava più vicino a questi ultimi, ora il dato è salito al 31%. Dal suo canto la «comunità israeliana» avrebbe il sostegno prevalente del solo 13% degli italiani, a fronte del 25% inizialmente registrato. Si esprime vicino in modo equidistante a israeliani e palestinesi il 22% del campione, a fronte del 30% attestato nel primo sondaggio post-7 ottobre. Cresce invece il dato dei favorevoli «al riconoscimento formale dello Stato palestinese», passati dal 53% al 62%.