7 OTTOBRE – L’Italia ebraica ricorda, tra preghiere e testimonianze

Commemorazioni in ricordo del 7 ottobre sono in corso in tutta l’Italia ebraica. A Milano l’appuntamento è alle 18.30, nella sinagoga di via della Guastalla, con un evento incentrato sul “dramma dei rapiti” e la “nuova ondata di antisemitismo”. Interverranno tra gli altri Ignazio La Russa, presidente del Senato, il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, il presidente del Copasir ed ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il sindaco Beppe Sala, il rabbino capo del capoluogo lombardo Alfonso Arbib, il presidente della Comunità ebraica milanese Walker Meghnagi, il vicepresidente Ucei Milo Hasbani. Moderati da Paolo Salom, prenderanno poi la parola Ilaria Borletti Buitoni, Daniele Capezzone, Klaus Davi, Iuri Maria Prado, Alessandro Sallusti, Mario Sechi e Pietro Senaldi. Mentre Liran Berman parlerà di Ziv e Gali, i suoi fratelli gemelli prigionieri da un anno a Gaza.
A Torino la Comunità ebraica ha organizzato, insieme all’Associazione Italia-Israele e alla Fondazione Camis De Fonseca, con il patrocinio dell’Adei, l’evento “Un silenzio assordante”. È previsto un momento di preghiera e ci sarà in conclusione una fiaccolata in piazzetta Primo Levi, davanti alla sinagoga. A Firenze, tra interventi e testimonianze, spazio anche alla musica con un contributo del gruppo israeliano “Ensemble Nuria”. Mentre alla cerimonia di Trieste una delle voci ascoltate è stata quella di Angelica Edna Calò Livne, con un racconto sulla guerra vista dal kibbutz Sasa.
A Livorno sarà proiettato un film sul 7 ottobre e a seguire saranno recitati dei salmi e sarà accesa la Menorah, il candelabro a sette braccia.
A Roma, oltre alla cerimonia di stamane al Tempio Maggiore, sono in programma numerose iniziative. Alle 18, nella sala della CAE, l’associazione Sinistra Per Israele organizza un confronto tutto al femminile dal titolo “Con le donne per la pace”. Tra le relatrici Maria Elena Boschi, Paola Concia, Anna Rossomando e Linda Laura Sabbadini. Alle 21, al Teatro Parioli, ci sarà la presentazione de Il nemico ideale di Nathania Zevi.
«C’è voluto molto tempo perché i sopravvissuti della Shoah trovassero la voce per descrivere ciò che avevano vissuto e anche chi narrava lo faceva con il dubbio che non sarebbe stato mai creduto», ha dichiarato la presidente dell’Adei Wizo Susanna Sciaky. «Ottant’anni sono passati e tocca a noi non avere parole e, quel che è peggio, sembra che ci siano ancora meno orecchie in grado di ascoltare il nostro lamento»