ISRAELE – Drone di Hezbollah su caserma: quattro militari uccisi, decine i feriti
Quattro soldati uccisi, decine di feriti. È il bilancio dell’attacco sferrato ieri da Hezbollah contro una base militare nell’area di Binyamina, a sud di Haifa, il più grave dall’inizio della guerra. L’esercito israeliano ha comunicato i nomi dei quattro giovani militari uccisi dal drone lanciato in serata dal “Partito di Dio”, che ha bucato la protezione del sistema anti-missile Iron Dome. Erano tutti 19enni: Omri Tamari, Yosef Hieb, Yoav Agmon e Alon Amitay.
Mentre sirene d’allarme continuano a suonare in tutto il nord d’Israele, resta la distanza tra Gerusalemme e Roma dopo i recenti incidenti nell’area presidiata dalle forze Unifil. «Nel mese scorso circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro comunità israeliane e truppe Idf dai complessi terroristici di Hezbollah situati vicino alle postazioni Unifil nel Libano meridionale», ha comunicato l’esercito israeliano in una nota, sottolineando come in uno degli attacchi sferrati da quell’area due soldati siano morti. «È giunto il momento di rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah», aveva affermato in precedenza il premier Benjamin Netanyahu in una dichiarazione registrata. Per Netanyahu, confrontatosi telefonicamente con l’omologa italiana Giorgia Meloni, «alcuni leader europei stanno esercitando pressioni sbagliate: invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l’Unifil come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l’Unrwa». Nella telefonata, Meloni avrebbe qualificato come «inaccettabili» gli attacchi contro Unifil. L’esercito di Gerusalemme dal suo canto li ha definiti «un errore» e ha avviato un’inchiesta sull’accaduto.