ANTISEMITISMO – Ejc: Bene Consiglio d’Europa su collegamento con 7 ottobre

Fa esplicito riferimento alla spirale d’odio innescata dal 7 ottobre la dichiarazione approvata nelle scorse ore dal Consiglio d’Europa su due tematiche intrecciate: il rafforzamento della vita ebraica da una parte, il contrasto all’antisemitismo dall’altra. Due temi che non si possono scindere, perché dai pogrom di Hamas di un anno fa i crimini contro cittadini ebrei e istituzioni ebraiche «sono aumentati drammaticamente», rileva l’organismo Ue. Da qui la richiesta di «massima fermezza» per ulteriori azioni di contrasto e al tempo stesso l’urgenza di promuovere la vita «con cultura, educazione e Memoria».
Il documento, strutturato in vari capitoli, è stato accolto con soddisfazione dallo European Jewish Congress (Ejc). In particolare per quel passaggio in cui si collega l’antisemitismo in crescita alle vicende israeliane post-7 ottobre, con un chiaro riconoscimento della distorsione della Shoah in atto a vari livelli delle società europee «attraverso l’inversione di vittima e carnefice, nonché l’attribuzione di responsabilità politica ai cittadini ebrei europei per le azioni dello Stato di Israele in un momento in cui l’antico cliché antisemita della “doppia lealtà” è molto diffuso». Al punto 6 del documento, il Consiglio d’Europa denuncia ad esempio «gli effetti dannosi per la memoria storica collettiva, la resilienza, la coesione e la sicurezza delle società democratiche» provocati da tali veleni, invitando a evitare ogni sottovalutazione.
Tra l’altro, il giorno precedente la Commissione europea aveva approvato un report sulla strategia europea in merito alle due questioni sopra citate. «La determinazione a combattere l’antisemitismo è più attuale che mai», sostiene la Commissione, la cui strategia si estende fino al 2030. Quanto già fatto però non basta, perché «il recente aggravarsi della situazione» richiede ulteriori interventi «per la sua effettiva attuazione». In quest’ottica, si annuncia, la Commissione è intenzionata «a utilizzare tutti gli strumenti legali e politici disponibili per garantire che la vita ebraica possa prosperare».