MILANO – Un’oasi per mamme e bebè: arriva Pianeta Mamma
Uno spazio dove le neomamme possano incontrarsi, essere ascoltate e ricevere risposte esperte alle tante domande legate alla maternità. Pianeta Mamma, progetto pilota della Comunità ebraica di Milano, ha preso il via a settembre. È aperto alle madri con bambini da 0 a 12 mesi e risponde a un’esigenza molto sentita quanto delicata. «Il nostro asilo accoglie i bambini a partire da un anno. Ma ci siamo rese conto della necessità di offrire un servizio anche a chi, alle prese con un nuovo bebè, può possa sentirsi sola o inadeguata. Una condizione che vale per chi è al primo figlio così come al quarto», spiega a Pagine Ebraiche Nadia Bellani, coordinatrice del nido della Comunità. È lei la promotrice di Pianeta Mamma. «L’idea è di creare un percorso di supporto per accompagnare le madri nel primo anno di vita del bambino. Ci sono incontri con me, con una educatrice del nido, così come momenti formativi con alcuni specialisti».
Il primo elemento, spiega Bellani, è «la creazione di un luogo per le mamme in cui socializzare e condividere le proprie emozioni, sensazioni, fatiche. Un modo per allargare la propria rete relazionale. All’interno di una comunità si dà per scontato che questa rete già esista, ma non è sempre così», sottolinea la coordinatrice, a cui da due anni è stato affidato l’asilo “Guido Moshé e Fernanda Jarach” della scuola ebraica milanese.
Oltre a uno spazio di dialogo e ascolto, per sostenere Pianeta Mamma è stato siglata una convenzione con Welcomed, un centro medico per le famiglie in cui «sono coinvolti circa 100 specialisti dell’età pediatrica, dal nutrizionista, all’osteopata al fisioterapista». Di intesa con Welcomed sono stati programmati tre corsi. «Uno di cinque incontri sul massaggio infantile, un altro sulla disostruzione delle vie aeree in età pediatrica e uno sui cosiddetti ‘’tagli sicuri’’, per insegnare come e quali cibi solidi proporre ai bambini», afferma Bellani. Sede del progetto è un’aula della Comunità «predisposta in modo da offrire tutto il necessario. Tenendo conto della sua grandezza, possiamo ospitare fino a un massimo di dieci utenti. Fondamentale è garantire ai bambini la libertà di muoversi». C’è una libreria-tappeto e un cestino dei tesori. Quest’ultimo, sottolinea Bellani, nella sua semplicità è un elemento molto importante. «All’interno si mettono oggetti di vita comune usati dalle mamme: dalle chiavi, alle mollette di legno, alle scatoline di metallo. Per i bambini così piccoli non è necessario investire in giochi costosi, ma in esperienze sensoriali. E noi cercheremo di dare a loro e alle mamme un pianeta da scoprire». Obiettivo è anche superare un pregiudizio per cui «per esempio con neonati di quattro mesi non si può fare nulla. E invece ci sono diverse attività possibili. Ad esempio leggere e cominciare a prendere familiarità con i libri. Anche solo tenerli in mano».
Gli incontri si tengono di lunedì, dalle 9.00 alle 12.00 e proseguiranno fino a giugno. Per il momento si tratta di un progetto incentrato solo sulle mamme. «Siamo ai primi passi, ma l’ideale sarebbe aprire gli incontri anche ai padri», spiega Bellani. «E costruire un pianeta famiglia».