CULTURA – L’archivio di Meir Shalev donato alla NLI

«Dire addio a queste carte è difficile, ma donarle alla National Library of Israel (NLI) – dove le parole, la scrittura e la creatività sono al centro – è un modo meraviglioso per connettersi con mio padre». Sono le parole con cui Michael Shalev ha suggellato la donazione alla NLI dell’archivio di suo padre Meir, scrittore scomparso nell’aprile del 2023 e considerato uno degli autori contemporanei di maggior successo sia in Israele che all’estero.
L’archivio è composto dalla sua corrispondenza con scrittori, intellettuali e leader politici, da quaderni con le bozze dei suoi libri, da appunti, ricerche, e testi di conferenze tenute in Israele e all’estero, e da tante lettere ricevute dai suoi lettori. Shalev, autore molto apprezzato anche in Italia, ha scritto sette romanzi, otto libri di saggistica e 14 libri per bambini, e per circa trent’anni ha tenuto una rubrica settimanale sul quotidiano Yediot Ahronot. I suoi libri, tradotti in italiano da Elena Loewenthal, hanno avuto diversi editori: da La montagna blu, uscito nel 1988 e pubblicato da Frassinelli nel 2002, a Per amore di una donna, uscito per lo stesso editore nel 1994, a Nella sua casa nel desertoIl pane di Sarah e La casa delle grandi donne, ancora Frassinelli, come anche Il ragazzo e la colomba, arrivato nel 2008. Il 2010 segna il passaggio a Feltrinelli, con È andata così, mentre Due vendette, è uscito per Bompiani nel 2014, la stessa casa editrice che nel 2023 ha pubblicato Il mio giardino selvatico.
Il direttore della NLI Oren Weinberg ha sottolineato come ogni famiglia che deposita l’archivio o la collezione di un proprio caro diventa parte della Biblioteca: «Anche dopo che gli archivi degli autori sono stati accolti, catalogati e resi accessibili digitalmente, in tutto o in parte, non dimentichiamo mai i membri della famiglia che hanno accettato di lasciarci queste pagine e questi ricordi, e continuiamo a tenerci in contatto, a consultarli e a condividere con loro i processi di conservazione e accessibilità». Alla firma erano presenti anche Naomi e Amos Shalev (figli del fratello di Meir, il dottor Zur Shalev) e David Harel, Presidente dell’Accademia delle Scienze di Israele e del Consiglio Nazionale delle Biblioteche, che era un caro amico di Shalev.

(Nella foto di Michael Zekri: La cerimonia della firma dell’accordo per il deposito dell’archivio personale di Meir Shalev presso la Biblioteca Nazionale di Israele. Da sinistra: David Harel, presidente dell’Accademia delle Scienze di Israele e presidente del Consiglio della Biblioteca Nazionale di Israele; Oren Weinberg, direttore della Biblioteca Nazionale di Israele; il figlio di Shalev, Michael Shalev; i cugini Naomi e Amos Shalev)