ISRAELE – Camion su fermata autobus mentre Khamenei torna a minacciare

Decine di persone sono rimaste ferite, quattro in modo maniera grave, domenica a Gillot nei pressi di Herziliya (non lontano dal quartier generale del Mossad), dopo che un camion è piombato su una fermata dell’autobus. Poco dopo la polizia ha parlato di “un attacco terroristico”. Si è aperta così una giornata che segue di poche ore l’attacco dell’aviazione israeliana contro obiettivi militari in Iran. Secondo quanto filtrato da fonti stampa internazionali, la Israel Air Force (Iaf) avrebbe preso di mira siti di produzione di componenti per missili balistici, fermando o almeno rallentando la capacità di Teheran di produrne di nuovi. La Repubblica islamica ha attaccato Israele due volte quest’anno: il 13 aprile e il primo ottobre: nel secondo attacco contro lo stato ebraico sono stati lanciati 181 missili balistici. Oggi per la prima volta dalla reazione israeliana di sabato ha parlato Ali Khamenei: secondo la Guida suprema dell’Iran, Israele «ha commesso un un errore di calcolo» anche se i suoi attacchi «non dovrebbero essere né minimizzati né esagerati». E Israele «dovrebbe capire la forza, la volontà e la determinazione della nazione iraniana». Quello che il massimo leader di un regime misogino non dice è che mentre in Iran le donne vengono uccise anche solo per indossare il velo islamico in maniera non corretta, all’attacco della Iaf contro il territorio iraniano hanno partecipato quattro donne pilota israeliane.