ROMA – Una vita per memoria e scienza, addio a Viviana Kasam

È scomparsa a Roma Viviana Kasam, giornalista, divulgatrice scientifica, fondatrice con Rita Levi-Montalcini dell’associazione no-profit Brain Circle Italia e ideatrice di numerosi progetti dedicati alla Shoah. Per anni Kasam ha collaborato con la redazione di Pagine Ebraiche, riflettendo su temi di attualità legati all’ebraismo e spiegando alcune delle novità scientifiche, con particolare attenzione a Israele.
Nata a Milano e figlia dell’imprenditore e filantropo Avram Goldstein-Goren e di Stella Cukier, Kasam tra il 2014 e il 2017 ha collaborato alla realizzazione dei Concerti della memoria promossi dalla presidenza del Consiglio assieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. «Con i tre concerti per il Giorno della Memoria ho cercato di ridare la voce e l’identità culturale a coloro cui la persecuzione ha cercato di toglierla: agli strumenti destinati a tacere per sempre, alle musiche che si è cercato di cancellare, uccidendo chi le scriveva e chi le interpretava, e impedendone l’esecuzione pubblica», scriveva Kasam su Pagine Ebraiche (gennaio 2016). «L’ idea che mi muove e che ho ereditato da mio padre, fondatore in tutto il mondo di centri per lo studio della cultura ebraica, è che noi ebrei non dobbiamo essere conosciuti come vittime, ma per la nostra cultura, i nostri valori i nostri talenti», spiegava ancora Kasam. «Tornare a essere soggetti, non gli oggetti in cui l’odio degli altri ci ha trasformati e ci trasforma».

L’impegno di Brain Circle
Nel 2009 era entrata nel board dell’Università Ebraica di Gerusalemme. Un impegno di lungo corso, segnato da varie iniziative dal respiro internazionale e premiato nel 2023 dall’ateneo con un dottorato honoris causa in filosofia. Un riconoscimento, spiegava l’università, conferitole per il suo impegno nella promozione della cultura ebraica e per il suo sostegno a un maggior coinvolgimento delle donne nelle neuroscienze. Un tema sviluppato in particolare attraverso l’associazione no profit Brain Circle, fondata nel 2010. «Il nostro obiettivo è diffondere la conoscenza della ricerca sul cervello. Una conoscenza fondamentale, perché noi siamo il nostro cervello», spiegava nel marzo 2011 a Pagine Ebraiche. «Ho fondato BrainCircle Italia con il sostegno del premio Nobel Rita Levi Montalcini e del suo braccio destro Pietro Calissano, grande scienziato e grande sostenitore del nostro lavoro. Ci occupiamo di ricerca sul cervello in tre aree principali: l’acquisizione delle capacità cognitive, cioè come e perché il cervello pensa, conosce, giudica, agisce; le malattie neurodegenerative, cioè perché e come il cervello si ammala, nella speranza di trovare cure efficaci e le interfacce cervello-macchina, cioè il rapporto tra cervello, computer, intelligenza artificiale, robotica».
In un suo articolo sugli studi sul funzionamento del cervello, spiegava l’importanza della felicità per la salute umana. «In questi tempi di rabbia, insulti, egoismi, può valere la pena di ricordare che la bontà e la gentilezza fanno bene alla salute. Non è una battuta moralistica. I neuroscienziati hanno scoperto che i comportamenti di solidarietà, beneficienza, empatia aumentano il livello della serotonina, l’ormone della felicità, e dell’endorfina, l’ormone del piacere. E il piacere e la felicità stimolano il sistema immunitario, regolarizzano l’attività cardiovascolare, ritardano l’invecchiamento e allungano le aspettative di vita».
Durante la pandemia, Kasam aveva realizzato una piattaforma per contrapporre al dilagare di notizie false sul covid un’informazione scientifica basata sui fatti. «La pandemia» sottolineava allora «è un segnale di allarme molto importante che dovrebbe abituarci a rivedere le nostre abitudini a livello personale e globale».
Sia il suo ricordo di benedizione.

d.r