ISRAELE – Auguri trasversali a Donald Trump, «vero amico di Israele»
Diversi leader del mondo, ancor prima della notizia ufficiale, si sono congratulati con Donald Trump per la sua vittoria nelle elezioni americane e il suo imminente ritorno alla presidenza degli Stati Uniti. Tra i primi a mandare un messaggio di auguri è stato il capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu. «Congratulazioni per il più grande ritorno della storia!», ha commentato su X il primo ministro, rivolgendosi a Trump. «Il tuo storico ritorno alla Casa Bianca offre un nuovo inizio per l’America e una potente riaffermazione della grande alleanza tra Israele e Stati Uniti». Dopo di lui hanno inviato un messaggio anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Sempre da Gerusalemme poi sono arrivate le congratulazioni del presidente d’Israele Isaac Herzog. Anche lui ha definito «storico» il ritorno di Trump alla Casa Bianca. «Sei un vero e caro amico di Israele e un campione della pace e della cooperazione nella nostra regione», ha aggiunto Herzog. «Non vedo l’ora di lavorare con te per rafforzare il legame di ferro tra i nostri popoli, per costruire un futuro di pace e sicurezza per il Medio Oriente e per sostenere i nostri valori condivisi. A nome dello Stato ebraico e democratico di Israele e di tutto il nostro popolo, ti auguro un grande successo».
Affidata alla piattaforma X anche la reazione degli alleati di governo di Netanyahu, ministri dell’estrema destra Itamar Ben-Gvir (Pubblica sicurezza) e Bezalel Smotrich (Finanze). Il primo ha esultato con un «Yesssss, Dio benedica Trump». Il secondo ha commentato con «Dio benedica Israele, Dio benedica l’America». Per salutare il nuovo presidente Usa, il ministro per gli Affari di Gerusalemme Meir Porush, del partito religioso Agudat Israel, ha citato un passo della Bibbia (Proverbi): «Il cuore di un re è nella mano di Dio».
Dalle opposizioni in Israele a congratularsi con il nuovo presidente Usa è stato il leader del partito centrista Kachol Lavan (Blu Bianco) Benny Gantz. «Trump è un vero amico di Israele, e lo dimostra non solo con le parole ma anche con le azioni. Nel corso del suo precedente mandato ha mediato gli accordi di Abramo, ha riconosciuto ufficialmente le alture del Golan come parte di Israele e ha spostato l’ambasciata statunitense a Gerusalemme», ha ricordato Gantz nel suo messaggio. «Sullo sfondo di un’aggressione iraniana sempre più forte nella regione, della sua corsa verso le capacità nucleari e degli sforzi fondamentali per riportare a casa gli ostaggi, la leadership del presidente Trump non solo assicurerà che gli Stati Uniti continuino a essere un amico e un alleato speciale per lo Stato di Israele, ma anche un faro vitale di chiarezza morale per il Medio Oriente e il mondo». Gantz è stato anche l’unico a ringraziare il presidente uscente Joe Biden per il suo sostegno allo stato ebraico. Nel salutarlo, ha espresso la propria gratitudine a Biden «per la sua profonda dedizione personale a Israele, il suo storico abbraccio morale al sionismo e il suo importante sostegno a Israele, in particolare dopo il 7 ottobre e nella lotta contro Hamas e l’asse del male dell’Iran».
Anche il leader dell’opposizione e del partito Yesh Atid Yair Lapid, nel congratularsi con Trump, lo ha definito un «vero amico d’Israele». «Sono tempi difficili per Israele, ma con il ferreo sostegno degli Stati Uniti e una forte leadership possiamo superarli», ha affermato Lapid. Parlando del conflitto, il leader di Yesh Atid ha indicato la priorità in agenda: «Per il popolo di Israele non c’è compito più urgente che riportare a casa i nostri ostaggi da Gaza».