GERMANIA – Bundestag unito contro antisemitismo, dissenso da sinistre estreme
«Mai più è ora: Proteggere, preservare e rafforzare la vita ebraica in Germania» è il titolo della mozione approvata a larga maggioranza nelle ultime 24 ore dal Bundestag, la Camera bassa del parlamento tedesco. Un provvedimento volto a contrastare l’antisemitismo nel paese e a sostenere le comunità ebraiche tedesche. Nonostante la crisi del governo di Olaf Scholz, con la fine della coalizione semaforo formata da Spd, Verdi e Liberali, sulla mozione gli ex alleati hanno votato compatti, sostenuti anche dall’opposizione dei conservatori della Cdu e dell’estrema destra dell’AfD. L’Alleanza Sahra Wagenknecht, partito che unisce populismo di destra e sinistra, è stata l’unica a votare contro, mentre la sinistra Die Linke, la formazione social-comunista di cui Wagenknecht era capogruppo, si è astenuta.
La mozione segnala l’allarmante aumento dell’antisemitismo in Germania dal 7 ottobre 2023 e indica tra le cause «l’immigrazione dai paesi del Nord Africa e del Vicino e Medio Oriente». Allo stesso tempo, sottolinea come l’antisemitismo in Germania sia «da tempo presente in tutti i settori della società».
Per combattere il fenomeno si suggerisce di colmare le lacune legali e applicare in modo coerente i provvedimenti repressivi presenti nella normativa penale e nel diritto di soggiorno, asilo e cittadinanza. Un’attenzione particolare è rivolta all’istruzione: gli stati federali, le scuole e le università sono incoraggiati a intraprendere azioni più incisive contro l’antisemitismo. In casi particolarmente gravi, dovrebbe essere possibile anche l’espulsione di studenti responsabili di atti antisemiti.
La risoluzione del Bundestag è stata oggetto di un acceso dibattito pubblico. Sono state mosse critiche, soprattutto dal mondo della cultura, per l’invito alle amministrazioni statali e locali di adottare la definizione di antisemitismo dell’Ihra (International Holocaust Remembrance Alliance) come criterio decisivo per finanziare o meno determinati progetti. Secondo i critici il rischio è limitare la libertà di opinione in particolare rispetto alle azioni d’Israele. «La definizione dell’Ihra non rende impossibile la critica a Israele», ha replicato Konstantin von Notz, vicepresidente dei Verdi e tra i promotori della mozione contro l’antisemitismo. Le azioni del governo israeliano, ha ricordato Konstantin, «sono criticate ogni giorno in Germania».
Per il mondo ebraico tedesco la mozione rappresenta un segnale positivo. «Ma deve portare a un’azione concreta, altrimenti questo segnale si spegnerà nella vastità del dibattito politico», ha commentato il presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, Josef Schuster.