CASALE MONFERRATO – Bolaffi e le sue onde della speranza
Stella Bolaffi è tante persone: scrittrice (lei preferisce comunicatrice), ma anche una donna curiosa e un po’ “anarchica”, come si definisce quando si concede qualche deviazione dalle regole, comprese quelle della presentazione del suo libro Sulle onde della speranza (Belforte Editore) nel complesso ebraico di Casale Monferrato. Un mix di ricordi, riflessioni sul presente e tanta narrativa che pesca nella sua vastissima memoria familiare, ma anche nelle sue competenze di psicanalista e di studiosa delle tradizioni ebraiche, il tutto con una certa dose della sua ironia e gusto per le battute. E poi in questo volume ritornano figure che hanno popolato le sue opere, come Lilith: «Una rappresentazione delle stranezze e delle passioni del mio lato più scapigliato e anticonformista», dichiara Bolaffi. Non può mancare il padre Giulio, comandante partigiano di cui ogni libro di Stella svela qualche aspetto inedito. Ma il volume contiene anche l’anima ecologista dell’autrice espandendo alla natura il concetto ebraico di tikkun ‘olam, la riparazione del mondo.
Tra le tante identità di Stella c’è naturalmente il suo essere Bolaffi. Daria Carmi, la presidente della Comunità ebraica, ricorda la vicinanza della famiglia con Casale e ne approfitta per annunciare che il 30 novembre sarà assegnata una borsa di studio alla memoria del padre Elio Carmi destinata agli studenti dell’Istituto Leardi. L’iniziativa è stata voluta dal fratello di Stella, Alberto. «Siamo una comunità e una famiglia», ha affermato Carmi. «Se siamo qui oggi è grazie alla costruzione di un impegno portato avanti di generazione in generazione». Ed è proprio nello spirito di questa unità che Claudia De Benedetti ha chiesto un minuto di silenzio in ricordo di Giorgio Ottolenghi, il presidente emerito della Comunità scomparso lo scorso mese.
C’è anche tanta attualità nel nuovo lavoro di Stella Bolaffi. La stessa De Benedetti traccia un filo aneddotico che lo collega ai recenti fatti di Amsterdam. Ma è l’editore Guido Guastalla a ricordare il valore della sua autrice dopo la tragica data del 7 ottobre del 2023: «Stella è un’interprete della speranza. Questo libro è una specie di balsamo anche perché lei, da psicanalista, conosce la pressione estrema che stiamo vivendo e di cui non siamo in grado di liberarci. Speranza per noi ebrei è un futuro che dura da migliaia di anni e che ci ha visto talvolta soccombere, ma sempre conservando i nostri valori».
«Ci sono due tipi di speranza: quella passiva dove si prega e ci si lamenta se le preghiere vengono deluse e la speranza attiva che diventa organizzazione ai fini di migliorare la propria situazione», ha detto Bolaffi. Inutile domandarsi che a quale categoria appartenga lei.
Bolaffi ha inoltre regalato al pubblico un’anteprima, rivelando il suo prossimo lavoro: «Si intitolerà Oltre i limiti: non solo perché siamo andati oltre tutti i limiti, ma perché parlerà di un’associazione di ex detenuti che sono riusciti a trovare una forma di riscatto sociale».
Alberto Angelino