ROMA – Fadlun: grazie a Comune nuovo inizio per liceo ebraico
Nel periodo delle leggi razziste, l’ex convento in via di Sant’Ambrogio a Roma ospitò alcune sezione per i bambini ebrei espulsi dalle scuole pubbliche. In un prossimo futuro l’edificio tornerà a svolgere la funzione di scuola, ospitando le 15 classi del liceo ebraico Renzo Levi, i suoi uffici amministrativi e altri servizi ancora. A decretarlo una delibera della Giunta di Roma Capitale approvata nelle scorse ore, che prevede una concessione gratuita dalla durata di 30 anni, rinnovabile, con oneri di ristrutturazione e di manutenzione, ordinaria e straordinaria, a carico della Comunità ebraica romana. Per il suo presidente Victor Fadlun si tratta di «una decisione che contribuirà in modo sostanziale alla realizzazione di un vasto progetto di profonda riorganizzazione, ristrutturazione e ammodernamento dell’intero polo educativo», ha commentato nel ringraziare il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative Tobia Zevi e la giunta capitolina per il supporto al progetto. La delibera è arrivata nell’imminenza delle celebrazioni per i cento anni della scuola elementare Vittorio Polacco, in programma domenica mattina. La delibera e tutto ciò che ne concerne è «un traguardo formidabile», ha proseguito Fadlun. Per la Comunità e per l’intera città di Roma «che vede riqualificare e riportare in vita una realtà del centro cittadino, frutto della collaborazione tra istituzioni pubbliche e associazioni private». È inoltre la premessa per «potenziare radicalmente il polo e l’infrastruttura educativa ebraica, incrementandone l’offerta didattica». A livello internazionale un ringraziamento è stato rivolto a Fondazione Lauder e Fondazione Yael, attive nello sviluppo e valorizzazione delle scuole ebraiche. Secondo Fadlun, «questo expertise, oltre all’impulso a una ancor più robusta managerializzazione dei processi scolastici, consentirà di implementare nuovi modelli educativi e gestionali, per raggiungere risultati sempre più d’eccellenza e offrire ai nostri figli un’educazione in grado di coniugare tradizione e innovazione». Così il sindaco Gualtieri: «Siamo orgogliosi di aver lavorato per trasformare un luogo abbandonato in una nuova scuola. L’immobile a Sant’Ambrogio era inutilizzato da quasi dieci anni e sarà finalmente ristrutturato». Lo farà la Comunità ebraica «con fondi privati, dandogli nuova vita con nuove aule, spazi per la ricerca, biblioteche e soprattutto riempiendolo di giovani studentesse e studenti fieri del loro nuovo liceo».